Stefano Giordano, capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle ha comunicato con una nota l’avvenuta calendarizzazione di una commissione dedicata all’aumento delle tariffe idriche nel Ponente, come precedentemente richiesto proprio dal Movimento.
La nota del Movimento 5 Stelle
Scrive Stefano Giordano: “Esattamente un mese fa, avevamo portato in Consiglio regionale il drammatico problema delle tariffe idriche nel Ponente ligure, chiedendo che venisse calendarizzata urgentemente una Commissione dedicata: l’abbiamo ottenuta in tempi brevissimi e in seduta, udite tutte le associazioni di consumatori e gli Enti preposti all’erogazione del servizio idrico, abbiamo scoperto che i cittadini del Ponente non solo subiscono disservizi continui ma vere e proprie vessazioni da parte del gestore. Molteplici le problematiche: per ciascuna di esse abbiamo chiesto chiarezza oltre che soluzioni immediate per salvaguardare il diritto all’acqua. Le amministrazioni dovrebbero prima di tutto tutelare la salute dei cittadini, come sancito dalla Costituzione”.
Le criticità, come se non bastassero i problemi legati allo spreco idrico dovuto alla scarsa manutenzione della rete e l’annoso dramma dell’acqua salata, spaziano dalla vergognosa retroattività degli aumenti tariffari – che Rivieracqua ha deciso di applicare fregandosene di una sentenza del Consiglio di stato che lo scorso 17 giugno 2024 ha dichiarato illegittimi gli aumenti retroattivi – fino alla riduzione e al distacco dell’erogazione idrica nelle case – pratica che peraltro contrasta palesemente con una puntuale direttiva europea, secondo la quale va sempre tutelato il diritto alla salute, per il quale occorrono 50 litri di acqua al giorno a persona indipendentemente da situazioni di morosità.
Grave che gli amministratori non scendano dai piani alti dei loro palazzi per confrontarsi con le difficoltà dei cittadini e che pensino solo a far cassa sulla pelle della popolazione, che proprio nel Ponente è tra le più anziane d’Europa e dunque estremamente fragile con casi anche di solitudine e disabilità. Gravissimo che i vertici dei gestori al posto delle amministrazioni abbiano impunemente applicato dei conguagli tariffari al rialzo quando persino l’Area non ha ancora approvato le nuove tariffe: possiamo affermare che questi aumenti sono illegittimi? Sì. Possiamo pretendere che la Regione Liguria, la Provincia d’Imperia e la sub commissaria dell’Ato tutelino prima di tutto i cittadini? Certamente sì.
Auspichiamo che per la rete idrica imperiese si stanzino al più presto investimenti mirati atti a migliorare la qualità del servizio: solo dopo, semmai, potremo ragionare di adeguamenti tariffari, restando però sempre nel solco della sostenibilità economica per le famiglie. Surreale invece che si chiedano somme monstre per un servizio decisamente carente se non del tutto assente o insalubre, come accaduto ad Andora con l’acqua salata. Vigileremo e denunceremo eventuali inosservanze”.