A fronte di molti esercenti che si lamentano per le bollette di Rivieracqua troppo salate, c’è anche chi si preoccupa di pagare troppo poco. E’ il caso di Bruno Donà, titolare insieme alla famiglia del ristorante imperiese Sciac Tra, che dopo una serie di bollette con soli acconti ha deciso di fare un versamento spontaneo alla società di gestione dell’Ato idrico provinciale.
Dopo aver chiesto inutilmente di poter avere le sue fatture da pagare, Bruno Donà ha deciso di versare 2 mila euro a Rivieracqua
Spiega Bruno Donà: “Fino a tre anni fa per il mio locale pagavo circa 1.600 euro di acqua all’anno. Ora, da diverso tempo ormai vado avanti solo con acconti da 105 euro. Dallo scorso agosto ho provato a chiedere a Rivieracqua di avere delle fatture regolari, anche portando di persona le letture relative ai consumi, ma non c’è stato niente da fare. Mi hanno risposto che le fatture per le imprese le prepareranno in seguito.
Alla fine, preoccupato del fatto di potermi ritrovare con qualche bolletta pesante inaspettata, ho deciso di fare io due conti, in base ai consumi e quindi ho fatto un versamento spontaneo a Rivieracqua di 2 mila euro. In questo modo quando loro saranno pronti a fatturare si ritroveranno già con una cifra in cassa e la bolletta potrà essere già saldata o quantomeno non sarà con qualche cifra stratosferica che potrebbe mettermi in difficoltà.
Quando si fa impresa, come nel mio caso, bisogna poter calcolare le spese e fare di piani finanziari, cercando di evitare il più possibile le brutte sorprese”.
Già, proprio così, fare impresa vuol dire predisporre dei piani finanziari. E per logica anche fatturare per incassare il dovuto. Ma, a quanto sembra, Rivieracqua da questo punto di vista non è ancora pronta. Facile immaginare che con il recente ingresso del socio privato lo sarà presto.