Il Consiglio comunale è stato chiamato ad approvare il nuovo statuto della Riviera Trasporti in adeguamento al modello in house. La pratica è stata illustrata dall’assessore alle Finanze Monica Gatti.
Le parti salienti dello statuto di Rt illustrate dall’assessore alle Finanze Monica Gatti
Spiega l’assessore Gatti: “Ad oggi il Comune ha una quota di partecipazione di Rt molto bassa, mentre il 99% delle quote è in mano alla Provincia. La stessa Provincia ha individuato Rt come affidatario del servizio di trasporto pubblico locale. Nel dicembre scorso abbiamo deliberato in merito alla ricognizione delle partecipazioni societarie, confermando la quota di Rt. Lo scorso gennaio è stato deliberato dalla Provincia il nuovo Statuto di Rt e oggi siamo quindi chiamati a pronunciarci in merito”.
Dice il consigliere Luciano Zarbano di Imperia senza padroni: “Dall’analisi della documentazione in nostro possesso, emergono alcune criticità che necessitano di un chiarimento. La normativa vigente stabilisce che una società di trasporti “in house providing” non può essere partecipata da soggetti diversi dagli enti pubblici.
Per quanto riguarda le attività accessorie di, carattere commerciale, in particolare l’attività di agenzia viaggi – ritengo che non sia possibile includerla nello statuto, poiché potrebbe entrare in conflitto con il principio di esclusività che caratterizza le società in house. Le società in house non possono avere un’attività commerciale prevalente, ma possono svolgere attività accessorie solo se strettamente connesse e strumentali al servizio pubblico affidato. Lo statuto prevede anche attività di produzione e vendita di energia, ma credo che questa disposizione non sia conforme ai vincoli normativi che regolano le società in house. Purtroppo noto che manca il parere dei Revisori dei Conti. Alla luce di quanto sopra chiedo che venga ritirata la pratica e ripresentata con gli opportuni chiarimenti e correttivi“.
Interviene Lucio Sardi di Alleanza Verdi Sinistra: “Società in house consente di procedere direttamente all’affidamento del servizio in quanto società interamente pubblica. L’esatto contrario di quello che si è fatto con Rivieracqua. E’ un bene affidare il trasporto pubblico locale a un soggetto pubblico adeguatamente controllato, perché in passato Rt era un rifugio per politici trombati, che han fatto enormi disastri proprio perché è mancato il controllo. Ora ci auguriamo che con il controllo la società possa garantire un buon servizio. Questa scelta mi trova favorevole”.
Giuseppe Venuto di Avanti con Scajola Sindaco sottolinea: “Nei mesi scorsi dai banchi dell’opposizione qualcuno ha accusato questa amministrazione di non aver mosso un dito per il trasporto pubblico locale. Questa sera si dimostra il contrario”.
Per Laura Amoretti di Società aperta Imperia di tutti, “è importante che l’Amministrazione abbia poteri di controllo e di indirizzo. Un buon servizio passa anche attraverso la rinegoziazione dei contributi per il trasporto pubblico locale, perché vi sia un servizio pubblico dignitoso e degno di questo nome”.
Ivan Bracco del Pd dice: “Non è il luogo per rivangare il passato, ma speriamo lo sia per vedere una società veramente funzionante, con dipendenti che abbiano stipendi congrui. Mi fa piacere che il nuovo statuto sia incentrato sui controlli interni. Mi spiace non sia avvenuto per Rivieracqua, forse perché per i traporti l’interesse dei privati non c’è. Spero che i denari promessi da Regione e Comuni arrivino e che i futuri amministratori non siano di parte, ma che abbiano coscienza di gestire un servizio pubblico. Il Pd è a favore“.
Unica astensione sulla pratica quella del consigliere di opposizione Luciano Zarbano. Il resto dell’aula ha espresso voto favorevole.