26 Febbraio 2025 00:26

Imperia: bagarre in Consiglio comunale per il recupero dei Granatini alla Foce / Le immagini del degrado e il progetto

In breve: Il dibattito su una variazione di bilancio diventa occasione per affrontare il progetto di recupero ex Granatini alla Foce

Nell’ambito della discussione sulla prima variazione di bilancio, la discussione in aula è finita sulla pratica per i 480 mila euro stanziati per l’acquisizione dello spazio ex Granatini alla Foce. Non senza polemiche fra maggioranza e opposizione.

Il dibattito su una variazione di bilancio diventa occasione per affrontare il progetto di recupero ex Granatini alla Foce

Per Lucio Sardi di Alleanza Verdi Sinistra “è assurdo pensare di bloccare il progetto di un privato che vuole migliorare un’area degradata per puntare a un parcheggio e portare così il traffico in un borgo storico meraviglioso. Il traffico va allontanato dai borghi storici”.

Dice Luciano Zarbano di Imperia senza padroni: “Siamo sicuri che con questa operazione vengono fatti gli interessi dei cittadini? A questo punto sorge una domanda legittima: quanto costerà l’opera finita ai cittadini, considerando anche i costi di realizzazione? Si tratta di una spesa di rilievo e, in generale, invito l’amministrazione a una riflessione più attenta sull’impiego delle risorse pubbliche. Ricordo che gli imperiesi sono già chiamati a sostenere sacrifici economici importanti, tra cui: multe sempre più numerose, aliquote al massimo, nuove tariffe dell’acqua, costo dei parcheggi sempre più gravoso. A tutto questo si aggiunge la situazione ancora difficile per molti commercianti locali, che devono far fronte ai debiti accumulati anche durante la pandemia. Non si tratta di un invito all’immobilismo, ma di una sollecitazione a un uso più attento e responsabile delle risorse pubbliche. I cittadini meritano un’amministrazione competente, trasparente e capace di operare scelte oculate, con una visione chiara e orientata al bene comune. Solo così si potrà migliorare la qualità della vita della comunità, senza pesare eccessivamente sulle tasche dei cittadini”.

Ivan Bracco del Pd dice: “Avete indicato la pratica in modo tale che sembrava fossero lavori da eseguire e invece dalle nostre richieste abbiamo poi capito che i 480 mila euro erano i denari da dare ai privati per non andare in causa con un esproprio. Poi ci vorranno parecchie centinaia di migliaia di euro per la bonifica dell’area e altri ancora per realizzare l’opera, andando a congestionare di traffico un’are meravigliosa, il più bel borgo della città. Credo sia un’operazione zoppa.

A 20 metri di distanza è stata posta in vendita un’area vicino al Basko con 25 posti fuori e mille metri di spazio coperto, dove si potrebbero ricavare un centinaio di posti auto. Il costo di acquisto è di 638 mila euro e per fare il parcheggio basta abbattere delle tramezze. Allora mi chiedo questa operazione dei Granatini a chi interessa? Perché la si vuol fare?”.

Interviene quindi l’assessore Gianfranco Gaggero. Che spiega: “L’iter della pratica è dettagliato, preciso e trasparente. L’area è stata valutata 432 mila euro e l’intervento porterebbe alla riqualificazione di un’area fatiscente in mezzo a una zona di pregio“. Gaggero proietta in aula anche delle foto della zona come è attualmente e una copia del progetto.

Sardi protesta per l’illustrazione di Gaggero: “Stiamo parlando di una variazione di bilancio, cosa c’entra tutto il discorso di Gaggero?”.

Gaggero e il presidente Simone Vassallo evidenziano come la questione sia stata sollevata dall’opposizione e l’assessore spieghi dunque quanto richiesto.

Prosegue Gaggero: “La bellezza del sito è apicale, ma più degradata di come è ora quell’area non potrebbe essere. Soltanto questa operazione di demolizione, senza farci il parcheggio, già meriterebbe l’intervento. Il parcheggio non porterà traffico ma semmai toglierà il giro delle vetture che non trovano posteggio. Questo parcheggio avrà un’importanza strategica immensa per tutta la zona e siamo convinti della qualità di questo progetto”.

Loredana Modaffari del Pd evidenzia “che i 480 mila euro sono legati a una perizia e quindi non è certo che i privati accettino e non vi sia contenzioso”. E prosegue: “Abbiamo proposto un’alternativa meno dispendiosa e mi chiedo perché il Consiglio comunale debba andare di corsa ed esprimersi su una pratica così importante, senza fare altri approfondimenti. Il Pd voterà contro”.

Interviene quindi il sindaco Claudio Scajola. Che dice: “Ma siete sempre così arrabbiati? Vivete male. Non è possibile. Siete riusciti a dire che l’assessore Gaggero non poteva parlare di una cosa di cui avete parlato voi. Poi fate una proposta su un’area che non è più disponibile perché è stata oggetto di una permuta tre anni fa. Informatevi”

Il consigliere Bracco grida: “Non è vero, è in vendita – 

Scajola prosegue: C’è un degrado vergognoso. Abbiamo provato in tutti i modi a parlare con la proprietà e inventare proposte. Non si è riusciti. Quello scempio deve sparire. Fa vergogna. E per questo abbiamo provato a dire, è possibile un intervento ridotto del privato? Dobbiamo mettere del verde e fare posteggi a rotazione. Non è vero che portiamo traffico.

Questa bieca sinistra preferisce un palazzo nel centro dei Granatini? Perché a questo ci porterebbe seguire la vostra idea. Noi riteniamo che si debba risanare il degrado e al limite, se c’è, trovare un ridottissima cubatura”.

La pratica sulla variazione di bilancio alla fine è stata approvata con 22 voti favorevoli, 5 contrari e 2 astenuti. Fra gli assenti, fin dall’inizio della seduta, il consigliere del Pd Edoardo Verda, legato da stretti vincoli di parentela con la proprietà dei Granatini.

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