Il consigliere di minoranza Ivan Bracco (PD), è intervenuto a margine del Consiglio Comunale di ieri, per fare chiarezza sulla vicenda del recupero dei Granatini alla Foce. Secondo Bracco, infatti, esisterebbe “un’area privata confinante con un’area della provincia di Imperia“, dove “si ricaverebbero una sessantina dei posti auto. Una soluzione che costerebbe molto meno al comune e darebbe un risultato immediato”.
La discussione durante la pratica, però, si sarebbe infiammata e come spiega il consigliere di minoranza al nostro giornale: “Il sindaco ha gridato falso perché forse l’abbiamo toccato nel vivo e non è riuscito a ammettere che ci può essere una strada diversa”.
Recupero ex Granatini alla Foce: consigliere Bracco (PD) propone un’area alternativa
“Io insisto, il sindaco si è permesso di gridare falso, cosa non vera, ho davanti un sito internet dove mette in proposta di asta pubblica con tanto di foto e cartine, lo potete vedere, faccio vedere anche le cartine messe in asta e i video che riporta tutta l’area. Quest’area vicino al basco.
È un’area privata confinante con un’area della provincia di Imperia. Sarebbero 23 posti auto fuori più due posti autodisabili più mille metri coperti che sarebbero solo da abbattere muri in gas beton dunque di facile rimozione.
In totale abbiamo fatto un calcolo in diminuzione si ricaverebbero una sessantina dei posti auto.
Come ho provato in consiglio comunale basterebbe che la provinciasvuotasse i magazzini li vicini con un accordo col comune e si riuscirebbe arrivare a 100 posti auto di pronta consegna alla cittadinanza, si eviterebbe l’intasamento della foce, si creerebbe una possibilità di servizio non solo per la foce ma anche per gli abitanti della zona dell’igiene, dunque una soluzione che costerebbe molto meno al comune e darebbe un risultato immediato.
Il sindaco ha gridato falso perché forse l’abbiamo toccato nel vivo e non è riuscito a ammettere che ci può essere una strada diversa”.
L’area dei Granatini è di proprietà di una famiglia strettamente legata al vostro collega consigliere, questo non crea delle difficoltà all’interno del gruppo del PD?
“Assolutamente no, perché noi abbiamo portato avanti la linea che era già stata portata avanti nella precedente consigliatura. Noi riteniamo che quell’area di un privato, l’amministrazione deve concordare col privato uno sviluppo di quell’area che vada negli interessi del privato e negli interessi del pubblico, perché l’esproprio è il fallimento del rapporto tra il pubblico e il privato.
Dunque assolutamente no, però noi dobbiamo tutelare gli interessi dei cittadini sia dal punto di vista del risultato sia dal punto di vista economico. Questa è un’operazione che non ha un senso, non si capisce questa operazione a chi faccia vantaggio”.
