Una donna di 49 anni, residente a Imperia, è finita a processo con l’accusa di aver percepito indebitamente quasi 30mila euro di Reddito di Cittadinanza, omettendo però di dichiarare i redditi del marito e il patrimonio immobiliare della famiglia.
Secondo l’accusa la donna, difesa dall’avvocato Hakan Eller, avrebbe presentato tre richieste all’INPS tra il 2019 e il 2022, dichiarando il falso sulle sue condizioni economiche. In particolare, avrebbe omesso di segnalare il reddito del marito perché le avrebbero escluso la possibilità di ricevere il sussidio.
Oltre ad aver ottenuto il sussidio attraverso false dichiarazioni, la donna è poi accusata di non aver comunicato le variazioni reddituali del proprio nucleo familiare venute negli anni a seguire come previsto dalla legge. Dopo aver presentato una nuova domanda di accesso al beneficio ha infatti continuato a percepire il Reddito di Cittadinanza, nonostante nel periodo 2019-2023 alcuni componenti della famiglia avessero un reddito da lavoro dipendente.
Queste irregolarità sono emerse dopo dei controlli effettuati dalla Guardia di Finanza e dall’INPS che, nel frattempo, si è riconosciuto come parte civile.