Si è tenuta questa mattina una nuova udienza del processo che vede sul banco degli imputati la “signora dei porti” Beatrice Cozzi Parodi per alcuni lavori realizzati all’interno della propria villa ad Arma di Taggia senza le necessarie autorizzazioni.
All’imprenditrice vengono contestati reati natura edilizia e ambientale. In particolare, nel mirino degli inquirenti camminamenti, giardini, lucernari e attività di sbancamento. Sul banco degli imputati, oltre alla Parodi, anche Antonio Micolucci, titolare della ditta che ha compiuto gli scavi, Maria Assunta Longo e Brunino Pace, titolari dell’impresa edilizia Metroquadro e responsabili dei lavori strutturali, oltre ai progettisti e direttori del cantiere Sergio Raimondo e Giancarlo Giorgini.
Quattro i capi di imputazione. Due sono già stati stralciati per effetto del pagamento, da parte di tutti gli imputati, di un’oblazione pari a circa 3.900 euro. Restano in piedi i capi di imputazione A e B, per i quali è stata richiesta una sanatoria al Comune di Taggia, che si è preso 120 giorni per verificar ne l’ammissibilità. In caso di esito positivo, il processo si chiuderà con una sanatoria, in caso contrario proseguirà nelle aule di tribunale. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Alessandro Sindoni e Alessandro Moroni.
Quattro i capi di imputazione. Due sono già stati stralciati per effetto del pagamento, da parte di tutti gli imputati, di un’oblazione pari a circa 3.900 euro. Restano in piedi i capi di imputazione A e B, per i quali è stata richiesta una sanatoria al Comune di Taggia, che si è preso 120 giorni per verificar ne l’ammissibilità. In caso di esito positivo, il processo si chiuderà con una sanatoria, in caso contrario proseguirà nelle aule di tribunale. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Alessandro Sindoni e Alessandro Moroni.