Nuovi problemi con il depuratore per il Comune di Imperia. Dalle analisi dell’Arpal sugli scarichi tenutisi lo scorso 9 ottobre, infatti, sono emersi valori fuorilegge per quanto concerne i parametri di “Azoto Ammoniacale”. La Provincia di Imperia ha così emesso il 21 ottobre scorso un atto di diffida nei confronti del Comune di Imperia. Nell’atto in questione si richiede all’ente di “eliminare le cause che hanno determinato il supero […] e a verificare il rispetto dei limiti […], inviando le auto-analisi effettuate sullo scarico stesso, entro e non oltre 20 (venti) giorni dalla data del presente provvedimento“.
Il Comune, che ha la possibilità di presentare ricorso al Tar (entro 60 giorni) o al Presidente della Repubblica (entro 120 giorni), è chiamato a comunicare tempestivamente alla Provincia (Direzione Operativa Ambiente Territorio e Urbanistica) i provvedimenti adottati per il rientro nei parametri di legge.
Contattato da ImperiaPost, il dirigente del settore ambiente della Provincia di Imperia Enrico Lauretti spiega: “È la prima volta che si verifica un superamento dei parametri di legge. Si tratta di situazioni che si verificano spesso in provincia, ad esempio a causa di uno sversamento, ma si tratta parametri minori, che non hanno rilevanza penale, in quanto non ci sono danni per l’ambiente. Sono però previste sanzioni pecuniarie dai 3 ai 30 mila euro. I funzionari del Comune di Imperia verranno convocati e presenteranno le loro memorie. Può anche darsi che dimostrino un aumento dei valori determinato da fattori esterni”.