Grande festa questo pomeriggio a Caramagna per l’inaugurazione della sede dell’associazione “Caramagna Ligure 1923 – Circolo Acli” e per il Carnevale dedicato ai più piccoli. L’evento ha visto una partecipazione entusiasta della comunità, riunita per celebrare la nascita di un progetto che punta a valorizzare la storia e l’identità del borgo.
Alla cerimonia erano presenti il presidente del circolo di Caramagna Paolo Giardina, il sindaco di Imperia Claudio Scajola, il presidente provinciale delle Acli Marco Rovere e il consigliere comunale di Caramagna Piemonte Celestino Bono.
L’associazione, con il supporto delle Acli, ha trovato sede nell’oratorio “vecchio” di Caramagna Soprana, in Via Centrale 49, grazie alla disponibilità del parroco. Durante la giornata sono stati presentati i progetti e le attività previste per il 2025. Presente anche la mostra del pittore e musicista Franco Bessone, intitolata “Liguria, il Mare e la sua Terra”, un omaggio alle radici e alla bellezza del territorio.
Spiega Paolo Giardina, presidente del Circolo di Caramagna Ligure: “Oggi inauguriamo la nuova sede, il nuovo circolo di Caramagna Ligure 1923, che è un circolo Acli perché è affiliato alla rete associativa delle Acli. Siamo molto contenti perché ci è parsa la soluzione, anzi la conclusione più ovvia e naturale per dare così una forma all’impegno che da anni molte persone spendono per la comunità di Caramagna, per la storia di Caramagna, la parrocchia e quindi siamo molto contenti.
Ci sarà una festa con il carnevale perché il periodo è quello, ci saranno giochi per i bambini e ci sarà da mangiare, da bere e più che altro quello che ci preme ci sarà anche la presentazione del circolo, dei progetti del circolo per l’anno 2025.
Oltre a questa festa di inaugurazione abbiamo in mente un’escursione alla chiesa di Sant’Anna di Vasia, una visita ai nostri cugini gemellati di Caramagna Piemonte che sono quel comune da cui poi è nata anche mille anni fa Caramagna Ligure, progetti come l’uncinetto, Il calendario per il 2026, che è una cosa a cui teniamo molto, perché riguarderà la storia della gente e dei luoghi di Caramagna e infine, come conclusione, la tombolata di fine anno che noi chiamiamo China, proprio in onore della lingua del luogo”.
Franco Bessone, artista
Sono un pittore, faccio quadri a olio da diversi anni ormai e ho fatto anche già diverse mostre qui ai locali, a Imperia. Dipingo più che altro paesaggi, cioè mi ritengo un paesaggista. Faccio paesaggi, quindi caruggi, personaggi di una volta. ai personaggi che popolavano le nostre strade, i nostri paesi. Ho avuto l’occasione di fare questa mostra qui in occasione dell’innovazione di questo circolo e quindi sono felice di questo e spero che piaccia, insomma, io penso che sia così.
Il discorso del sindaco di Imperia, Claudio Scajola: “Una comunità non è che sta in piedi perché c’è un sindaco, i consiglieri comunali, gli assessori. Una comunità sta in piedi se i cittadini la creano la comunità. Se i cittadini, stando insieme, ognuno fa la sua parte.
Come era una volta, nel nostro territorio, come in tutta Italia, vediamo tantissime chiese. Quando vediamo queste chiese, forse non ci poniamo mai la domanda, Ma come hanno fatto a costruirle?
E non è che le hanno costruite perché le pagava il comune o lo Stato, perché i fedeli, quelli della comunità, volevano avere la Chiesa e quindi ognuno faceva la sua parte. Chi aveva dei mezzi ci metteva dei soldi, se no ci metteva il lavoro oppure ci metteva le pietre del suo terreno. Poi si è perso molto, per cui ci siamo molto abituati che sono sempre gli altri che devono fare qualcosa.
E questo non è neanche educativo per le nuove generazioni, perché i giovani sono abituati a pensare che ci sono solo dei diritti, non ci sono dei doveri.
Allora è molto bello che voi facciate questa iniziativa, che avete trovato la disponibilità, vi dicevo, del vostro parroco. Ma è molto bene perché con questi nuovi mezzi moderni, compreso il telefonino, ci stiamo chiudendo in noi stessi.
Il rischio che stiamo correndo è che questo sviluppo, che è importantissimo perché il progresso mai fermarlo, però dobbiamo cercare di recuperare il dialogo e il rapporto fra le persone, anche la positività, vedere il bello, vedere quello che ci fa sorridere, cercare di dimenticare quello che è brutto, brutto ce ne sono tante cose, basta ormai accendere un telegiornale e vediamo che dall’inizio alla fine ci preoccupiamo di dove siamo.
È molto importante il risveglio del concetto di comunità. Quando vi ho visto col desiderio di spiegare che avevate l’idea di recuperare un po’ di tradizioni, di storia di stare un po’ insieme in un paesetto importante come Caramagna. Poi Caramagna aveva addirittura le frazioni perché Cantalupe era una frazione di Caramagna, Caramagnetta e c’è questa voglia di fare che ho visto in voi mi fa molto piacere e mi sono detto quel giorno, se posso, farò un salto”.
