21 Aprile 2025 23:08

Imperia: Comune nei guai per le concessioni demaniali. L’Autorità Antitrust chiede al Tar l’annullamento delle delibere / Il caso

In breve: Pesanti contestazioni contro il Comune per l'assegnazione di spiagge, chioschi e dehors. "Tutti i provvedimenti risultano illegittimi"

Rischia di diventare un vero e proprio pasticcio l’assegnazione delle concessioni demaniali a Imperia. L’Autorità nazionale garante per la concorrenza e il mercato, meglio nota come Autorità Antitrust, ha infatti avanzato ricorso al Tar della Liguria, chiedendo l’annullamento delle delibere con cui il Comune ha affidato le concessioni di spiagge, chioschi e dehors.

Pesanti contestazioni contro il Comune per l’assegnazione di spiagge, chioschi e dehors. “Tutti i provvedimenti risultano illegittimi”

L’Autorità nazionale, presieduta da Roberto Rustichelli ha dato mandato a tre avvocati (Giorgia Scuras di Genova, Claudia Giardina e Rosaria Garozzo di Roma) di costituirsi in giudizio, chiamando in causa il Comune nella persona del sindaco legale rappresentate pro tempore e anche le società che hanno ottenuto le concessioni demaniali.

Il ricorso, “per motivi aggiuntivi”, notificato ieri 17 marzo al Comune e a diversi titolari di concessioni demaniali, fa seguito a un precedente ricorso sempre della stessa Autorità nazionale, con il quale veniva chiesto l’annullamento della delibera della Giunta imperiese del 22 dicembre 2023 che disponeva il differimento della scadenza delle concessioni demaniali marittime a scopo turistico, ricreativo, sportivo al 31 dicembre 2024. Per questo primo ricorso è stata fissata udienza per il prossimo 4 luglio.

Nel nuovo ricorso, che si incastona nel precedente, viene chiesto l’annullamento delle delibere della Giunta del 25 luglio 2024 e del 5 settembre 2024 “nonché ogni altro atto presupposto, conseguente, o comunque connesso ai predetti e allo stato non conosciuto”. Vale a dire tutti gli atti relativi all’assegnazione di nuove concessioni demaniali.

Il nuovo ricorso chiama in causa direttamente, oltre al Comune, anche i Bagni Oneglio (che fanno riferimento all’assessore comunale Gianmarco Oneglio, responsabile anche della Fiba, federazione dei Balneari della Confesercenti), Sogni d’Estate Srl, Sissi Souvenir di Franca Mazzeo, DFD di Franco Balleari, Leudo Sas di Daria Ricci, Bacicadda 1895 Srls, Giacomo Rubaudo e figli Snc. Ma, come indicato nello stesso ricorso, la lista è destinata ad allungarsi a seguito delle ulteriori assegnazioni di concessioni disposte dal Comune dopo quelle indicate.

Secondo l’Antitrust, infatti, il Comune di Imperia, “sebbene abbia inteso dare avvio alle procedure comparative finalizzate all’assegnazione delle concessioni balneari, ha tuttavia previsto modalità di selezione che non risultano rispettose dei precetti comunitari in tema di libera concorrenza“. L’Autorità parla di grave e palese violazione dei principi eurounitari in tema di concorrenza, disposizioni aventi applicazione diretta nel nostro ordinamento nazionale”.

Nel 2024 ci fu una prima contestazione, ma il Comune ha tirato diritto

L’Autorità contesta al Comune di Imperia la “mancata conformazione” a uno specifico parere inviato dall’Antitrust con il quale era stato contestato nel 2024 il differimento della scadenza delle concessioni e di aver poi proseguito come se nulla fosse, affidando nuove concessioni demaniali per stabilimenti balneari, strutture ricettive e ricreative, chioschi e dehors.

Inoltre l’Autorità nazionale contesta al Comune di aver valorizzato nelle gare indette “l’esperienza e la professionalità dei richiedenti, dando così “un ingiustificato vantaggio agli operatori già presenti sul mercato; di aver previsto un indennizzo in caso di subentro ai concessionari precedenti e ancora di aver previsto un termine di 60 giorni per la risposta alla gara da parte delle imprese già titolari delle concessioni e di soli 30 giorni per eventuali nuovi subentranti.

Dal ricorso emerge anche che l’Autorità aveva invitato il Comune ad uniformarsi a quanto indicato, avvisandolo che diversamente avrebbe proceduto al ricorso al Tar. Ma dal Comune non è mai arrivato alcun riscontro. Per l’Antitrust “tutti i provvedimenti adottati (dal Comune di Imperia ndr) risultano illegittimi”. E “tutte le considerazioni espresse nella parte motivazionale” delle delibere della Giunta a sostegno dei provvedimenti “sono infondate”.

Viene inoltre contestata la violazione della “par condicio e confronto attraverso un efficace meccanismo pubblicitario che non crei favoritismi”. E il Comune viene accusato di aver adottato delle procedure che ostacolano l’effettivo confronto concorrenziale mediante condizioni volte a favorire i concessionari uscenti”.

Accuse molto pesanti, soprattutto perché provenienti da parte di un’Autorità nazionale, che generano pesanti incognite sul futuro delle imprese balneari (e non solo) della città di Imperia. Ora toccherà al Tribunale Amministrativo Regionale esprimersi in merito.

A cura di Andrea Pomati

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