Una rete internazionale di cinque scuole, una università ed un istituto tecnologico al lavoro con un unico obiettivo: sviluppare una piattaforma online per creare e condividere una collezione di martelloscopi digitalizzati per una migliore gestione dei boschi presenti nei 5 Paesi coinvolti – Francia, Italia, Spagna, Belgio e Finlandia.
Il progetto si chiama “HAMMER – Harvesting with Marteloscope Methodology in a European Ring”, è condotto dall’Istituto di formazione forestale EPLEFPA di Bazas (vicino a Bordeaux, in Francia), ed ha ottenuto un finanziamento europeo di 280mila euro all’interno dell’azione chiave 2 del programma Erasmus + in quanto riconosciuto come strategico ed innovativo per le metodologie del settore forestale a livello europeo, sia in ambito educativo sia professionale.
All’apertura dei lavori in terra francese, a metà ottobre, ha partecipato anche il Prof. Gianni Mao, dottore forestale e docente dell’Istituto.. All’interno del progetto la Scuola Forestale, con la collaborazione di FORTES Impresa Sociale di Vicenza, suo partner nella progettazione europea, si occuperà infatti specificamente dello sviluppo del sito Internet che fungerà da dimora virtuale dell’inedita piattaforma tecnologica.
Ma cos’è un martelloscopio digitalizzato? Si tratta di una rappresentazione grafica dettagliata, elaborata attraverso rilievi sul campo, di un’area boscata realizzata a fini didattici che permette di sperimentare e confrontare tecniche di gestione selvicolturale nell’arco di diversi anni. Nello specifico, il martelloscopio deve il suo nome alla “martellata”, il tradizionale segno impresso nelle piante d’alto fusto destinate all’abbattimento nelle cicliche attività di taglio, sfollo e diradamento boschivo.
All’interno del progetto HAMMER, la creazione congiunta e condivisa di differenti modelli grafici reperibili nei Paesi partecipanti – silvicoltura regolare o irregolare, tipi nordici con specie sempreverdi di crescita lenta, foreste decidue, vegetazione mediterranea… – mira allo sviluppo di metodologie didattiche open source per la formazione scolastica degli studenti forestali e, in seconda battuta, alla produzione di modelli di simulazione che possano essere utilizzati anche nell’esercizio dell’attività professionale. Il contributo della Scuola Forestale, che assieme agli altri partner progettuali nei prossimi mesi curerà anche scambi di studenti e docenti ad hoc tra i vari Paesi, sarà determinante, in quanto rappresentativo delle esigenze del settore forestale italiano, caratterizzato in maniera peculiare da un ambiente prevalentemente montano e da una grande varietà di specie.
