Sono un uomo di ventisette anni e una ragazza di appena diciannove, entrambi originari e residenti in provincia di Napoli e gravati da plurimi precedenti per reati contro il patrimonio, i due presunti responsabili di truffe agli anziani, arrestati dai Carabinieri ieri mattina, 25 marzo, allo svincolo autostradale di Imperia Est.
I due avrebbero tentato di truffare una donna di 86 anni con la tecnica del “finto Carabinieri”. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato associato al carcere di Imperia, mentre la donna alla casa circondariale di Genova Pontedecimo, dove adesso si trovano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Truffe agli anziani: sono due giovani napoletani i responsabili arrestati dai Carabinieri
È sempre ai massimi livelli da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Imperia il livello di attenzione sui reati contro le fasce deboli della popolazione e in particolare contro le truffe nei confronti degli anziani, spesso vittime di subdoli raggiri perpetrati con quella che in gergo è ormai nota come la truffa “del finto Carabiniere” o “del finto avvocato”.
Ancora una volta però, i Carabinieri della Compagnia di Imperia hanno ottenuto un importante risultato e inferto un duro colpo a due “trasfertisti” specializzati in questo tipo di truffa, i quali sono stati arrestati in flagranza nei pressi dell’imbocco autostradale di Imperia Est, forse proprio mentre stavano già assaporando il piacere di essere riusciti a farla franca ancora una volta.
Si tratta di un uomo di ventisette anni e una ragazza di appena diciannove, entrambi originari e residenti in provincia di Napoli e gravati da plurimi precedenti per reati contro il patrimonio, ritenuti nella circostanza responsabili in concorso di truffa aggravata ai danni di una signora di ottantasei anni di Imperia.
Come già avvenuto in circostanze analoghe, nel corso della mattinata era giunta al 112 NUE del Comando Provinciale di Imperia la telefonata di una signora molto preoccupata che riferiva di essere stata prima contattata da un soggetto che, qualificatosi come Carabiniere, la informava che il figlio era stato arrestato a seguito di un grave sinistro stradale, per cui era necessario corrispondere una caparra di ben €17.700 in contanti per la sua difesa in Tribunale e che poco dopo, convintasi della cosa, aveva finito con il consegnare tutto il denaro e tutti i suoi monili (per un valore stimato di circa €20000) a una sedicente segretaria dell’avvocato incaricato della difesa del figlio, che l’aveva raggiunta presso il suo domicilio.
Tranquillizzata la signora riguardo al fatto che il figlio non aveva provocato alcun incidente stradale, né tantomeno era stato arrestato, sono stati immediatamente allertati i servizi in uniforme e in abiti civili che hanno rapidamente raggiunto le principali vie di accesso e uscita alla città, in attesa del passaggio di eventuali veicoli sospetti.
Dopo qualche minuto è stata intercettata nei pressi del casello autostradale di Imperia Est una Fiat 500X nera con a bordo un uomo e una donna che, una volta controllati, sono stati trovati in possesso di un sacchetto rosso contenente tutti i monili, gli ori e il denaro della vittima, nonché degli smartphone con i quali avevano contattato l’anziana nel corso della mattinata.
I due sono stati quindi portati in caserma e tratti in arresto in flagranza perché ritenuti responsabili di truffa aggravata in concorso e, dopo le formalità di rito, l’uomo è stato associato al carcere di Imperia, mentre la donna alla casa circondariale di Genova Pontedecimo, dove adesso si trovano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’Arma dei Carabinieri, ricorda che è in grado di offrire assistenza tempestiva grazie alla capillare presenza su tutto il territorio dello Stato delle Stazioni Carabinieri alle quali rivolgersi, oppure richiedendone l’intervento chiamando il 112 N.U.E. o, ancora, consultando il sito “Carabinieri.it”, in cui sono illustrate le principali tipologie di truffe e come riconoscerle. Nelle pagine dedicate del sito sono indicate in maniera chiara e semplice i consigli per evitare di rimanere vittima delle truffe, tra cui il porre attenzione nell’aprire la porta agli sconosciuti e diffidare dalle apparenze e, in ogni caso chiamare il 112 al minimo dubbio.