Riconoscimento delle unioni civili, e dunque della coppie di fatto, e dei diritti dei gay. Il caso approda in consiglio comunale su richiesta del Movimento 5 Stelle. Una querelle spinosa, attualmente in discussione in tutta Italia. Antonio Russo, capogruppo del M5S, ha presentato due mozioni. Nella prima, relativa alle coppie di fatto, il consigliere grillino chiede l’introduzione di un vero e proprio “Regolamento per il riconoscimento delle unioni civili”. Nella seconda, relativa al riconoscimento dei diritti dei gay, Russo chiede al Comune di Imperia di “tutelare e promuovere i diritti costituzionalmente garantiti attinenti alla dignità e alla libertà delle persone, contrastando ogni forma di discriminazione e di agire attivamente per garantire pari opportunità di vita e lavoro a uomini e donne e si impegna attivamente per rimuovere le discriminazioni base sugli orientamenti sessuali dei singoli individui”.Entrambe le mozioni verranno discusse nel corso del consiglio comunale del prossimo 17 novembre.
“Con queste mozioni chiediamo vengano tutelati i diritti di ogni cittadino – spiega a ImperiaPost Antonio Russo – Non vorremmo che queste mozioni venissero strumentalizzate. Quello che ci preme è il riconoscimento dei diritti degli imperiesi e di tutte le coppie unite da un sentimento comune”.
LA MOZIONE SULLE UNIONI CIVILI
RICONOSCIMENTO DELLE UNIONI CIVILI E APPROVAZIONE REGOLAMENTO
PREMESSO
che la comunità cittadina, al pari di quella italiana, è caratterizzata dal crescere di forme di legami affettivi che non si concretano nell’istituto del matrimonio e che si denotano per una convivenza stabile e duratura;
che lo Statuto del Comune di Imperia recita all’articolo 6 comma 3 “Il Comune di Imperia…persegue la rimozione degli ostacoli che si frappongono alla realizzazione di condizioni di eguaglianza sostanziale tra i propri cittadini…”e inoltre al comma 5 “…promuove le condizioni e le azioni positive necessarie per garantire l’effettiva pari opportunità tra uomo e donna, nella formazione, nel lavoro e nella vita sociale”.
CONSIDERATO
“che già da tempo è stato ritenuto che l’ambito di operatività e quindi di riconoscimento e tutela costituzionale dell’articolo 2 della Costituzione si estende sicuramente alla fattispecie della famiglia di fatto dal momento che, come rilevato dieci anni or sono dalla corte Costituzionale, un consolidato rapporto, ancorché di fatto, non appare, costituzionalmente irrilevante quando si abbia riguardo al rilievo offerto al riconoscimento delle formazioni sociali e alle conseguenti, intrinseche manifestazioni;
altresì, che ancorché la creazione di un nuovo status personale non può certamente che spettare al legislatore statale, deve riconoscersi al Comune, in proposito, la possibilità di operare in materia nell’ambito dei principi e delle regole fissate dalla legislazione statale e per le finalità ad esso assegnate dall’ordinamento;
inoltre il ruolo rivestito dal Comune, con pienezza di poteri, per il perseguimento dei compiti afferenti alla comunità locale, ai sensi del Decreto Legislativo 267/2000”;
RILEVATO
quindi, che il Comune possa operare nell’ambito delle proprie competenze per promuovere pari opportunità alla unioni di fatto, favorendone l’integrazione sociale e prevenendo forme di disagio, con particolare riferimento alle persone anziane;
CONSIDERATO
pertanto, che per raggiungere questo obiettivo è necessario stabilire forme di identificazione delle unioni civili basate su vincolo affettivo, così come la stessa legge anagrafica e il relativo regolamento attuativo prevedono;
RITENUTA
Pertanto, l’opportunità per i motivi innanzi espressi di organizzare il rilascio da parte dell’anagrafe di una attestazione di costituzione di famiglia anagrafica basata su “vincolo di natura affettiva” ai sensi dell’articolo 4 del D.P.R. 223/1989;
VALUTATO
di individuare il Difensore Civico, figure prevista dall’Art. 18 dello Statuto della Città, quale soggetto competente nella tutela dei diritti che la presente proposta intende garantire e dando pertanto mandato all’Amministrazione comunale di procedere agli eventuali necessari adeguamenti delle strutture a disposizione del Difensore civico medesimo, affinché possa rispondere alle richieste dei cittadini in merito ai diritti indicati agli articoli 1 e 2 del Regolamento allegato alla presente proposta di deliberazione.
Ai sensi degli articoli 43 e 44 del Regolamento sul Decentramento la presente proposta di deliberazione è stata trasmessa alle Circoscrizioni per l’espressione del parere di competenza.
Tutto ciò premesso
IL CONSIGLIO COMUNALE
Visto il Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l’altro, all’art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
DELIBERA
di approvare, per le motivazioni espresse in narrativa e che qui si intendono integralmente richiamate la proposta di “Regolamento per il riconoscimento delle unioni civili”, il cui testo è allegato alla presente deliberazione (all. 1) di cui costituisce parte integrante e sostanziale.
REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELLE UNIONI CIVILI
Articolo 1
Attività di sostegno delle unioni civili
Ai fini della presente deliberazione si intende per unioni civili “un insieme di persone legate da vincoli affettivi coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune” (articolo 4 comma 1 ai sensi D.P.R. 223/1989, Nuovo Regolamento anagrafico della popolazione residente):
Il Comune provvede, attraverso singoli atti e disposizioni degli Assessorati e degli Uffici competenti, a tutelare e sostenere le unioni civili, al fine di superare situazioni di discriminazione e favorirne l’integrazione e lo sviluppo nel contesto sociale, culturale ed economico del territorio.
Le aree tematiche entro le quali gli interventi sono da considerarsi prioritari sono:
Casa;
Sanità e servizi sociali;
Giovani, genitori e anziani:
Sport e tempo libero;
Formazione, scuola e servizi educativi;
Diritti e partecipazione.
Gli atti dell’Amministrazione devono prevedere per le unioni civili le condizioni di accesso, con particolare attenzione alle condizioni di svantaggio economico e sociale.
Articolo 2
Rilascio di attestato di famiglia anagrafica alle unioni civili basate su vincolo affettivo
L’ufficiale di anagrafe rilascia, su richiesta degli interessati, attestato di “famiglia anagrafica basata su vincolo affettivo” inteso come reciproca assistenza morale e materiale, ai sensi dell’articolo 4 del Regolamento anagrafico, in relazione a quanto documentato dall’Anagrafe della popolazione residente (D.P.R. 223/1989).
L’attestato è rilasciato per i soli usi necessari al riconoscimento di diritti e benefici previsti da Atti e Disposizioni dell’Amministrazione comunale.
L’ufficio competente può verificare l’effettiva convivenza delle persone che richiedono l’attestato.
Articolo 3
Ricorso al difensore civico
I cittadini che ritengono lesi i propri diritti indicati nella presente Deliberazione, possono rivolgersi al Difensore Civico che verifica la sussistenza della violazione del diritto, esercita il suo ruolo di mediatore tra Amministrazione e cittadino ed interviene esercitando le sue prerogative.
LA MOZIONE SUI DIRITTI DEI GAY
PREMESSO
che lo Statuto del Comune di Imperia all’articolo 6 comma 5 recita “Il Comune di Imperia promuove le condizioni e le azioni positive necessarie per garantire l’effettiva pari opportunità tra uomo e donna, nella formazione, nel lavoro e nella vita sociale”
CONSIDERATO
che il su citato articolo non fa riferimento alle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale dei singoli individui che già da tempo è stato ritenuto che l’ambito di operatività e quindi di riconoscimento e tutela dei diritti costituzionali dell’articolo 2 e 3 della Costituzione si estende sicuramente alla rimozione di qualsivoglia tipo di discriminazione che la diversità di orientamento sessuale delle persone è spesso fonte di discriminazione
RILEVATO
quindi, che il Comune possa operare nell’ambito delle proprie competenze per promuovere pari opportunità e uguali diritti ai cittadini favorendone la pacifica e rispettosa convivenza, l’integrazione sociale e prevenendo forme di disagio dipendenti dalla sessualità del singolo individuo
CONSIDERATO
pertanto, che per raggiungere questo obiettivo è necessario ufficializzare questa dichiarazione di intenti inserendola nelle direttive e regole stabilite dallo Statuto della Città
VALUTATO
di individuare il Difensore Civico quale soggetto competente nella tutela dei diritti che la presente proposta intende garantire e dando pertanto mandato all’Amministrazione comunale di procedere agli eventuali necessari adeguamenti delle strutture a disposizione del Difensore civico medesimo, affinché possa rispondere alle richieste dei cittadini in merito ai diritti indicati nell’integrazione all’articolo 6 comma 5 dello Statuto della Città allegato alla presente proposta di deliberazione.
Tutto ciò premesso,
IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA
di sostituire l’Art. 6 comma 5 dello Statuto della Città con la seguente dicitura “Il comune di Imperia si prefigge di tutelare e promuovere i diritti costituzionalmente garantiti attinenti alla dignità e alla libertà delle persone, contrastando ogni forma di discriminazione e di agire attivamente per garantire pari opportunità di vita e lavoro a uomini e donne e si impegna attivamente per rimuovere le discriminazioni base sugli orientamenti sessuali dei singoli individui”.