24 Novembre 2024 15:00

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24 Novembre 2024 15:00

Ecco le pagelle del Consiglio comunale di ieri sera. Il migliore Cicciò (PD), il peggiore Russo (M5S)

Ida Acquarone, Emilio Broccoletti e Antonello Ranise mentre si scagliano contro il collega Gianfranco Gaggero (provvisoriamente presidente del consiglio)
Ida Acquarone, Emilio Broccoletti e Antonello Ranise mentre si scagliano contro il collega Gianfranco Gaggero (provvisoriamente presidente del consiglio)

Dopo oltre un anno di attesa tornano le temutissime pagelle del consiglio comunale imperiese. Quella di ieri sera avrebbe dovuto essere una seduta prettamente tecnica ma così non è stato. I punti all’ordine del giorno erano: la convalida delle elezioni e del consiglio comunale, l’elezione del presidente del consiglio comunale e quella del suo vice, il giuramento del sindaco, gli indirizzi programmatici e l’istituzione delle commissioni elettorali. La smania di protagonismo di alcuni consiglieri ha trasformato il consiglio comunale in uno show televisivo ripreso in diretta da ImperiaTv. Ma non perdiamo tempo e andiamo a valutare i nostri beniamini.

Il sindaco Carlo Capacci voto 6: Si è limitato a fare il suo senza dare nulla di più. Al duro attacco di Fossati, motivato, ha preferito non replicare permettendo al neo presidente del consiglio di prendere le sue parti in modo scomposto e fuori luogo. Passa gran parte della serata controllare il suo telefono cellulare Acerbo.

Il neo presidente del consiglio Paolo Strescino (Laboratorio per Imperia) voto 5: Come prima seduta da presidente del consiglio non ha brillato per la sua imparzialità. Ancora prima di essere eletto ha dato lezioni, con fare irrispettoso, al consigliere “anziano” Gianfranco Gaggero. Una volta eletto non riesce a dare un’immagine autorevole lasciandosi scappare parecchie battutine. Apprendista.

Il vice presidente del consiglio Alessandro Casano (La Svolta) voto 5.5: Lodevole la sua correttezza nel non votarsi e nel non proporsi direttamente ma già al suo primo intervento riprende il suo cavallo di battaglia: il P.O.R. e gli ascensori. Viene richiamato all’ordine anche dal suo collega Ranise che lo invita a cambiare disco. Ci ricorda un certo Giovanni residente a Barcheto. Principe del Parasio.

Enrica Chiarini (PD) voto 7: Buon esordio per lei. È riuscita senza troppe difficoltà a rispondere al tentativo di tirarla in ballo attuato dal Pdl che l’ha proposta come presidente del consiglio comunale. Al termine del suo intervento le sue parole sono di certo emblematiche dello stato d’animo di alcuni componenti del PD riguardo all’elezione di Strescino: “ringrazio ma credo che il consigliere Strescino sia sicuramente la nostra proposta… nonostante tutto”. L’unico difetto riscontrato è il suo amore per il suo cellulare. Sincera.

Giorgio Montanari (PD) voto 6.5: La sua voglia di fare bene, come direbbero i mister di seria A, l’ha portato a pronunciare questa frase che è già entrata nella top ten dei lapsus : “Non voglio continuare a dare ALITO”. Si riferiva per caso a quello di “Cicciò”? Chissà. L’uscita sul Grande Fratello è piaciuta a questo ufficio ma probabilmente è già entrato nella parte di chi ha il coltello dalla parte del manico. Ambizioso.

Antonio Russo (M5S) voto 4.5: Il candidato sindaco dei grillini è arrivato in aula decisamente impreparato sul regolamento del consiglio comunale. È arrivata una mail in “redazione” che chiedeva la nazionalità di Russo. Ci risulta che sia italiano, trasferito ad Imperia, da Torino, da circa 10 anni. Poche idee e ben confuse ma siamo certi che si rifarà dal prossimo consiglio. Impreparato.

Gian Franco Grosso (Imperia Bene Comune) voto 7: Dopo quattro anni di astinenza dal consiglio, ieri sera, si è sfogato per bene dando lezioni di “procedura consigliare” a tutti. Ha messo in difficoltà il PD sull’elezione del presidente del consiglio e sul suo emolumento. Frase della serata: “Marino (Fiorenzo) se non ce ne hai voglia te ne stai a casa”. Bomber.

Riccardo Ghigliazza (Imperia di tutti, Imperia per tutti) voto 7: L’unico ad aver capito tutto. Dichiarazioni di voto molto concise e sempre sul pezzo. Gli è mancato quel guizzo in più che lo avrebbe portato a guadagnarsi il voto più alto. La strada è lunga e siamo certi che ci potrà dare delle soddisfazioni. Promessa.

Antonello Ranise (Pdl) voto 7.5: Ci si aspettava qualcosa di più dal navigato politico del Popolo della Libertà. Spesso pizzicato con il cellulare in mano mentre i suoi colleghi intervengono. Interviene con un po’ di malizia sull’elezione del presidente del consiglio. Manda a quel paese il suo collega di partito Gaggero per non aver fermato la claque di Strescino. Si riprende quando invita il dr. Casano a smettere di parlare degli ascensori e del Parasio. Onesto.

Lorenzo Lagorio detto Cicciò (PD) voto 8: Il voto più alto se lo aggiudica lui. Dopo mesi di smentite a mezzo stampa da parte del sindaco e dei suoi alleati che hanno sempre dichiarato di non aver che concordato la carica di vice-sindaco, rompe gli indugi e ammette pubblicamente l’ultima parte dell’accordo concretizzato ieri sera: l’elezione di Strescino a presidente del consiglio. Genuino.

Giuseppe Fossati (Imperia Riparte) voto 6.5: Cerca di mettere in difficoltà la maggioranza prima proponendo Paolo Re come presidente del consiglio comunale, poi incalza il sindaco sulla questione porto di Imperia e battibecca con Strescino. Astuto.

Ai consiglieri: Zagarella, Broccoletti, Ranise, Capacci, Glorio, Montesano, Parodi Diego, Strescino, Vassallo, Annoni, Montanari, Poillucci, Acquarone, Re, Canetti, Olivieri, Vassallo, va il nostro cartellino fuxia per l’uso del cellulare in aula.

Dopo tre cartellini fuxia verrà fatto un editoriale ad hoc sul consigliere.

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