Si è svolto nel pomeriggio di oggi, 28 marzo, presso l’Aula Magna del Polo Universitario Imperiese, l’incontro “Dialogo a due voci su Sanità, Oms e prospettive future”. L’incontro, organizzato Associazione ContiamoCi! ha visto la presenza della prof. Vanni Fraiese e la giornalista Raffaella Regoli.
È stata occasione per discutere di temi legati alla recente pandemia, vaccini, sovranità sanitaria. Durante il dibattito, è stato presentato anche il libro di Raffaella Regoli “I padroni dell’ OMS”.
Spiega Alessandro Casano responsabile provinciale di ContiamoCi: “Oggi è un’occasione di incontro con il professor Fraiese, che è vicepresidente della nostra associazione, e con la giornalista Raffaella Regoli. Principalmente per presentare il libro di Raffaella che riguarda l’OMS e molti aspetti poco noti che la popolazione generale conosce ben poco.
Quindi verranno affrontati temi che sono di estrema attualità proprio riguardo all’OMS. Non tutti sanno che a maggio sarebbe prevista la ratifica del nuovo regolamento sanitario internazionale e dei nuovi trattati pandemici che rischiano di scrivere nero su bianco quella che è stata la condotta che abbiamo visto durante gli anni della pandemia e soprattutto prevedono un’ulteriore stretta riguardo alle possibili restrizioni che potrebbero essere imposte in caso di nuove pandemie che dovessero essere dichiarate.
Tutto questo in presenza di un’ulteriore cessione di sovranità sanitaria da parte degli stati che accetteranno questi nuovi trattati all’OMS. Quindi sarà l’OMS come organo sovranazionale a decidere che cosa bisogna fare dal punto di vista sanitarioall’interno di ciascun singolo stato membro che abbia sottoscritto questi trattati.
Quindi questo è un argomento estremamente importante di cui nessuno parla, c’è proprio un silenzio mediatico su questo tema e penso che invece vada affrontato molto approfonditamente e la gente deve capire di che cosa stiamo parlando perché è veramente un grosso pericolo per la nostra libertà futura e per le decisioni che potranno essere prese sulla nostra salute e sulla nostra libertà di scelta.”
Concludono Raffaella Regoli e Giovanni Fraiese: “L’OMS è ormai diventata una società di marketing perché è finanziata soprattutto dai privati, non solo da Bill Gates ma anche proprio dalle fondazioni e poi all’interno di queste fondazioni si inseriscono gli stessi produttori di farmaci.
Quindi in sostanza non solo serve per avviare tutta una serie di campagne poi a livello internazionale, quindi non solo europeo ma anche mondiale, che poi vanno a vantaggio di questi grossi produttori di farmaci, le big pharma.
Ma quando io parlo dei padroni parlo anche delle persone che sono dietro, cioè di chi è dietro le pharma, cioè parliamo dei grossi fondi di investimento speculativi che ormai hanno messo le mani sugli stati.
Quindi lo vediamo, a Bruxelles non comandano più i politici, non comandano più i governi e la sovranità si è azzerata, ma comandano le grosse lobby. Ieri dei farmaci, oggi sicuramente delle armi e dettano la politica globale.
Tutti i piani pandemici hanno l’imprimatur o si rifanno direttamente alle indicazioni dell’OMS, anche il nuovo piano pandemico italiano si rifà alle indicazioni, cioè se voi lo leggete sono 150 pagine e ad ogni passaggio c’è scritto proprio come indicato dai regolamenti sanitari, come indicato dall’OMS. Quindi di fatto, perciò la chiamavo una società di marketing, perché la società di marketing serve non solo per sponsorizzare, ma anche per emettere queste sorte di bolle papali per cui l’OMS può dichiarare emergenza quando vuole, il direttore dell’OMS può dichiararlo quando vuole e purtroppo oggi ci troviamo in un braccio di acciaio che si è costituito fra l’OMS e la potente Commissione europea, per cui senza passare per i cittadini, per il popolo, loro decidono di noi quello che vogliono.
Basta metterci davanti la parola emergenza.
La valutazione oggettiva è che l’OMS tutto quello che poteva sbagliare lo ha sbagliato, quindi francamente credo che sia il momento di dare un forte segnale di discontinuità, magari uscendo dall’OMS come ha fatto Trump e come sta facendo il Presidente argentino per esempio.
Non tanto per dire che non abbiamo bisogno di una figura che in qualche maniera possa coordinare nel caso di problemi che riguardano più paesi, ma per mandare appunto un grosso segnale di scontinuità e poter magari ripartire, rimettendo al centro della questione la salute, l’interesse dei cittadini e non quello delle lobby farmaceutiche, perché quello che è successo negli anni del Covid ci ha dimostrato una grande attenzione da parte dell’OMS a non in qualche maniera irritare proprio quelli che si chiamano stakeholders, cioè coloro che in qualche maniera la sponsorizzano, e una soluzione che è stata in qualche maniera preannunciata fin dall’inizio, non c’erano farmaci, bisognava per forza aspettare questi vaccini mRNA e tutto ciò che ne è seguito l’abbiamo vissuto sulla nostra pelle, forse è il caso di chiedere conto a qualcuno di cosa veramente è stato fatto.”