1 Aprile 2025 00:18

Imperia: mozione della minoranza contro il progetto del parco eolico. “Comune si esprima sulla questione. Servono regole chiare per il futuro del territorio” /Video

I consiglieri Ivan Bracco, Daniela Bozzano e Loredana Modaffari del Partito Democratico, insieme a Lucio Sardi del Gruppo Alleanza Verdi e Sinistra, hanno presentato una mozione da discutere nel prossimo Consiglio Comunale di Imperia in merito al progetto del parco eolico “IMPERIA Monti Moro e Guardiabella”.

Nel dettaglio, i consiglieri chiedono all’Amministrazione di esprimere osservazioni ufficiali al Ministero dell’Ambiente, valutare l’impatto sulla rete elettrica e sollecitare la Regione Liguria a definire aree idonee per gli impianti rinnovabili, evitando così future proposte speculative senza una pianificazione adeguata.

Spiega Loredana Modaffari: “La mozione che avete citato nasce come al solito per il nostro modo di lavorare, da quelle che sono le esigenze del territorio. Quindi abbiamo ascoltato più volte, sia noi consiglieri, io il consigliere Bracco, la consigliera Bozzano e il consigliere Sardi qui presenti, unitamente ad altri membri, abbiamo ascoltato i comitati e le esigenze dei cittadini che sono state effettivamente molto propositive.

Da quando quest’estate è nato il problema i cittadini da soli e riuniti in comitati ci hanno sollecitato un attenzionamento della questione. Questo per quale motivo? Perché ad esempio il Comune d’Imperia nel momento in cui si sono dovute fare le osservazioni non ha fatto le osservazioni, mentre gli altri comuni effettivamente hanno realizzato immediatamente le osservazioni al progetto. 

Il problema non è quindi il progetto attuale, perché sembra che comunque la Regione abbia preso una posizione e ci sono state osservazioni. 

Il nostro problema è che purtroppo progetti analoghi possono essere presentati in un immediato futuro e noi non vorremmo che il Comune d’Imperia fosse nuovamente impreparato o comunque non reagisse.

Anche perché se è vero che non è previsto il posizionamento dei manufatti nel territorio specifico della città d’Imperia, il Comune d’Imperia verrà ovviamente coinvolto e poi sarà il passaggio, quindi è una questione a livello di viabilità, a livello di interventi sulle varie aree, quindi ci sarà. Per cui noi chiediamo con questa mozione un attenzionamento da parte del Comune, da parte della provincia, il nostro Sindaco è anche Presidente della provincia. Tra l’altro è ovviamente in buoni rapporti con la Regione Liguria, visto che c’è anche detto che sicuramente con Bucci che si è vantato di avere aiutato a diventare Presidente della Regione.

Quindi che si faccia promotore nei confronti del Presidente, ripeto, per un attenzionamento e per l’approvazione, per il proseguimento di quelle che sono le linee di un decreto dell’estate scorsa, in base alle quali devono essere individuate le aree, di modo che nel momento in cui un’altra eventuale società faccia una proposta di questo genere, il territorio possa rispondere e avere già delle aree individuate e dei parametri parametri che dovranno essere rispettati.

Questa è la nostra mozione, quindi un attenzionamento e un interessamento di Regione Liguria tra l’altro al rispetto di quelle che sono normative cogenti.” 

Prosegue il consigliere Ivan Bracco: “Ci sono le comunità energetiche che stanno nascendo anche sul nostro territorio, tramite le comunità energetiche si riesce a fare dei progetti che rispettino l’ambiente, dunque le strutture, i paesaggi, i centri storici e nello stesso tempo si riescano a creare delle potenze di produzione che possano anche essere soprattutto consumate sul territorio.

Dunque assolutamente sì per le rinnovabili però con criterio, anche perché su progetti sia a Montemoro sia a San Bartolomeo, c’è un problema che si sta studiando per capire se l’energia prodotta potrà poi essere immessa nella rete nazionale, se questo non fosse così noi rischiamo di creare un problema ambientalesenza nessuna restituzione di un beneficio, cioè la produzione di energia pulita.

Dunque su questa cosa bisogna stare molto attenti, questa mozione come ha detto la collega è proprio finalizzata a far esprimere l’amministrazione comunale, dove ha sede anche il Presidente della provincia e devono dire se sono a favore o contrari a questo tipo di impianti che sono così impattanti sul territorio

Noi siamo favorevolissimi a un’energia pulita, ma che rispetti la nostra storia e il nostro territorio”. 

Conclude il consigliere Lucio Sardi: “Chi assiste a una riunione dei comitati, tra le varie riunioni che ci sono state e che si sono tenute nel territorio, ha visto molta competenza, molta responsabilità e un’attenta valutazione dei progetti, che hanno portato questi comitati a fare una scelta di contrarietà per motivate ragioni su questo tipo di progettazione e affidate ai privati. 

Quello che manca, che noi sollecitiamo, è l’azione pubblica, in particolare della Regione. In base a un decreto del Ministero dell’Ambiente di giugno scorso avrebbe dovuto entro 180 giorni rivedere la pianificazione dei luoghi destinati o non destinati alle produzioni energetiche alternative.

Perché noi abbiamo degli obiettivi che sono importanti di produzione di energia alternativa, che sia eolico che sia fotovoltaico e c’è un compito, una responsabilità politica precisadella Regione nel pianificare le aree del territorio che possono prevedere o meno questi impianti.

Questa attività non è stata svolta, noi abbiamo cittadini che si dimostrano competenti, responsabili, molto più amministratori dei politici che governano questa regione e questo territorio.

Quando vedono la reazione della popolazione, si vedono magari un po’ paure e demagogicamente allora vanno a dire che i progetti non vanno accettati, ma i progetti vengono presentati dai privati perché non c’è pianificazione, e quindi si costringono poi i cittadini o gli amministratori locali dei comuni a rincorrere progetti presentati dai privati che non hanno una finalità ambientale, ma hanno una finalità soprattutto economica

Quindi noi con questa mozione spingiamo anche perché la politica faccia la sua parte, perché dobbiamo prevedere un piano energetico di energie rinnovabili, ma dobbiamo farlo senza devastare il territorio e con una finalità veramente ambientale”. 

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