Grande partecipazione questa mattina, domenica 30 marzo, al corteo di solidarietà per il popolo palestinese che ha attraversato le vie del centro storico di Imperia. Oltre 300 persone hanno sfilato per chiedere lo stop immediato dei bombardamenti israeliani su Gaza.
Il corteo, partito dall’anfiteatro della Rabina subito dopo la festa di fine Ramadan, ha visto la presenza di membri della Comunità Musulmana, cittadini imperiesi e numerosi giovani. La manifestazione, scortata dalle forze dell’ordine, si è snodata per le vie del centro per circa un’ora, concludendosi in Piazza De Amicis.
Spiega Hamza Piccardo:“Abbiamo messo due cose insieme, il rito della celebrazione della fine di Ramadan e la solidarietà per i nostri fratelli e i nostre sorelle in Palestina e a Gaza soprattutto. È un dovere di ogni credente cercare di evitare il male con la mano se possibile, con la parola. Cioè questa manifestazione è il senso della parola o col cuore. Ma se considerato che possiamo farlo con la parola, lo facciamo con la parola”.
Palestina libera: il corteo lungo le vie di Imperia
Per chi suona la campana? Lo stato di israele, negli ultimi giorni ha ripreso lo sterminio in massa del popolo Palestinese nella striscia di Gaza: già centinaia i morti civili, donne e bambini uccisi dalle bombe. dalla fame, dal freddo (più di 50.000 dall’ ottobre 2023). NON si può non vedere. L’esercito sionista è il più potente dell’oriente medio, è armato dagli Stati uniti e da altri “democratici” paesi tra cui l’Italia: stanno massacrando una popolazione già stremata bombardando tende e ricoveri di fortuna, tagliando l’elettricità, l’accesso all’acqua potabile, al cibo. Nessuno può dire di non saperlo. Il progetto è quello di deportare i palestinesi sopravvissuti di Gaza (e Cisgiordania) privandoli anche della loro stessa terra; per magari costruire dei resorts di lusso sopra le ossa dei morti. Lo dichiarano senza vergogna Quello che sta accadendo a Gaza è lo specchio e la prospettiva delle elites occidentali (e non solo) per il mondo intero Nessuno si senta escluso. Annientamento di intere popolazioni e rapina delle risorse, Corsa al businnes negli armamenti, Impoverimento e asservimento delle classi subalterne anche nei paesi ricchi: invece di scuola e sanità ci daranno foto di missili e carri armati (sempre e quando non ci vogliano mettere un elmetto in testa). Democrazia e diritti umani sono ormai vuote parole. ….Qualche pazzoide (in mala fede) lo chiama scontro di civiltà,…… qualcuno lo chiama fascismo: e lo è, ma non solo: E’ la guerra dispiegata degli straricchi contro i poveracci (quelli che muoiono e le pagano, le guerre). Opporsi decisamente e organizzarsi contro questo progetto criminale non è solo la risposta più umana che si possa dare: è sopravvivenza. Mettiamo a fuoco i veri nemici. La campana sta suonando per tutti. Appoggiamo la lotta dell’eroico popolo palestinese. Fermiamo questo ignobile massacro facendo pressione popolare. Boicottiamo prodotti, servizi e attività dello stato genocida di Israele.