La riorganizzazione della Provincia con il taglio di due dirigenti, annunciata dal presidente Claudio Scajola fin dall’ottobre scorso, slitta di un mese, salvo ulteriori proroghe.
La riorganizzazione interna della Provincia disposta dal presidente Claudio Scajola mette in discussione la posizione di Patrizia Migliorini e Mauro Balestra
Il provvedimento di riorganizzazione avrebbe dovuto prendere avvio da oggi, primo aprile, ma con un decreto firmato ieri (31 marzo) dallo stesso Claudio Scajola, è stato disposto lo slittamento al prossimo primo maggio. La riorganizzazione prevede, in particolare, il taglio del settore 5 Servizio idrico, guidato a suo tempo dalla dirigente Patrizia Migliorini, poi demansionata a consulente e già in causa con la Provincia e del settore 6 Cemento armato, guidato dal dirigente Mauro Balestra.
Nel caso la Migliorini e Balestra non trovassero un ricollocamento, potrebbero essere licenziati con l’unica garanzia dell’80% dello stipendio per due anni. Ed è quindi quasi certo che si aprirebbero nuovi contenziosi con la Provincia, in aggiunta alla causa civile intentata dalla Migliorini, balzata fra l’altro alle cronache per il suo rifiuto di firmare il provvedimento di demolizione degli abusi nell’ex bocciofila Pietro Salvo di corso Roosevelt, finita al centro di un’inchiesta della Procura della Repubblica, che vede indagati il presidente della Provincia Claudio Scajola, il segretario e direttore generale Rosa Puglia e il dirigente del settore legale della Provincia Manolo Crocetta.
Che sia proprio il timore di ulteriori strascichi legali ad aver fatto pensare allo slittamento? Il dubbio è lecito, anche se nel decreto firmato da Scajola viene spiegato come sia stato “ritenuto opportuno definire con maggiore profondità di analisi le conseguenze del nuovo assetto macrostrutturale – che si conferma essere necessario in un’ottica di razionalizzazione dei servizi e dell’attività amministrativa – sull’organizzazione microstrutturale (uffici o unità elementari), con particolare riferimento al fabbisogno del personale, alle ipotesi di mobilità interna dei dipendenti, all’articolazione delle figure di elevata qualificazione e delle specifiche responsabilità”.
Nello stesso decreto viene anche evidenziato come “il differimento dell’entrata in vigore della nuova macrostruttura consentirà all’Ente di elaborare un quadro organico caratterizzato da maggiore coerenza interna ed efficacia, e al Presidente di disporre di più tempo per valutare l’assegnazione dei nuovi incarichi in presenza di una riorganizzazione così profonda e incisiva”.
Sempre nel decreto viene confermato che la “nuova macrostruttura della Provincia di Imperia” sarà “coordinata dalla figura del Direttore Generale e articolata in 4 (quattro) settori coperti da incarichi dirigenziali e in adeguato numero di servizi/unità organizzative autonome affidati a funzionari EQ oppure alle dirette dipendenze del Direttore Generale”.
Qui il decreto firmato ieri da Claudio Scajola.
A cura di Andrea Pomati