Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria ha accolto il ricorso presentato contro l’installazione di un’antenna 5G a Cipressa, annullando l’autorizzazione precedentemente concessa a Iliad Italia.
Il TAR accoglie il ricorso contro l’antenna 5G, vittoria per il comitato cittadino
Spiega con soddisfazione il portavoce del Comitato: “La nostra è stata una battaglia lunga e impegnativa. Ci siamo opposti con determinazione all’installazione di questa stazione radio base, un’antenna alta ben 21 metri, l’equivalente di un edificio di sette piani. L’unico strumento a nostra disposizione è stato il ricorso legale: ne abbiamo presentati due, poi unificati in un unico procedimento.
Alcuni giorni fa si è tenuta l’udienza e il verdetto ha riconosciuto un aspetto fondamentale: il vincolo idrogeologico. L’antenna sorge infatti a ridosso di un rio che in passato ha già provocato alluvioni, un fattore di rischio che non poteva essere ignorato.
Nonostante l’installazione sia avvenuta lo scorso settembre, abbiamo ottenuto un parziale rimborso delle spese legali, un segnale importante che conferma la validità delle nostre ragioni. Possiamo parlare di una vittoria piena.
Ad oggi, l’antenna è stata costruita, ma non è mai stata collegata. Dovrebbe essere rimossa, a meno che Iliad non presenti ricorso: in quel caso, la questione finirà nuovamente davanti al Consiglio di Stato.
Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto: è un grande passo avanti per la tutela del nostro territorio.”
La controversia era iniziata nel 2024, quando i cittadini scoprirono l’avvio di un cantiere per la realizzazione di un impianto di telefonia con un’antenna alta oltre venti metri in località Piani di Cipressa. Nonostante i permessi ottenuti dall’operatore telefonico, i residenti si erano costituiti in comitato raccogliendo fondi per intraprendere un’azione legale.
Secondo quanto emerge dalla sentenza, il ricorso è stato accolto principalmente per violazione delle norme idrauliche regionali. L’antenna, infatti, era stata autorizzata nonostante si trovasse nella fascia di inedificabilità assoluta del Rio dei Piani, a soli 4,23 metri dal corso d’acqua.
Il giudice amministrativo ha rilevato che l’autorizzazione idraulica rilasciata dalla Regione Liguria conteneva un “evidente travisamento” dei fatti.
La vicenda aveva suscitato forti proteste tra i residenti che, nell’estate 2024, avevano persino bloccato con le proprie auto l’accesso ai mezzi pesanti giunti per installare l’antenna, richiedendo l’intervento dei carabinieri.
Il TAR ha condannato la Regione Liguria e Iliad Italia al pagamento delle spese di giudizio.