È stato completato il nuovo murales che abbellisce la facciata del Museo Navale e del Planetario sul lato di Calata Anselmi. L’opera, realizzata da due noti urban artist del gruppo “Il Cerchio e le Gocce” – l’imperiese MrFijodor e il collega Riccardo Lanfranco (Corn79) – manca solo della verniciatura protettiva contro gli agenti atmosferici.
Il duo artistico, già noto in città per altre opere di successo come quella nel Parco di Villa Faravelli, ha lavorato intensamente per diversi giorni dal 31 marzo, quando sono iniziati i lavori. Gli artisti sono stati contattati dall’assessore Marcella Roggero per sviluppare un progetto volto a esteriorizzare gli elementi presenti nel museo, rendendoli più accessibili anche a chi, pur vivendo a Imperia, non li conosce.
Spiega Fijodor Benzo, in arte MrFijodor: “Il segreto sono tante ore di lavoro, anche perché poi tante ore le metti a montare e smontare, quindi ti conviene fare giornate lunghe . Noi dipingiamo assieme da quasi 30 anni, siamo anche ben coordinati tra di noi per riuscire a portare il lavoro avanti nella maniera più veloce possibile”.
Quali sono le difficoltà? Sicuramente le proporzioni, ma poi facendolo da tanti anni trovi le tue tecniche per riuscire a ovviare a questa cosa. Calcolare i materiali, la quantità di vernice e le modalità.
Anche perché per ogni mano di colore sono almeno due mani quindi devi calcolarti tutte queste con le tempistiche. Ogni muro è diverso perché ha una diversa porosità, una diversa temperatura, sole, vento, aria, quelle sono tutte cose che cambiano per ogni lavoro e uno deve improvvisare sul momento”.
Conclude Riccardo Lanfranco, in arte Corn 79: “Siamo riusciti a chiudere il muro, quest’opera che abbiamo progettato insieme io e Fijodor. Lavoriamo insieme da metà degli anni 90, abbiamo già realizzato in passato diverse opere qua Imperia, come il murales di Villa Grock e il murales che c’è al Maci. Un altro intervento nei pressi della stazione.
Questo è un intervento che abbiamo realizzato per il museo navale che vuole raccontare un po’ sia i contenuti del museo, quindi la parte storica e legarci anche un po’ al territorio dove siamo e al luogo dove siamo, ovvero il porto.
Abbiamo deciso di raffigurare una vela d’epoca e uno scorcio della città di Imperia. Naturalmente tutto rivisitato con la nostra cifra stilistica e il nostro tratto personale”.
A cura di Alessandro Moschi
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