“Le 1881 firme raccolte a favore del referendum per l’abrogazione del piano della sosta, sono state consegnate al Comune di Imperia– Dichiara con soddisfazione il Comitato Promotore del Referendum per l’abrogazione del piano della sosta.
“Con questo atto termina la prima fase, cioè la campagna di sottoscrizione, che ha visto come protagonisti tantissimi cittadini, che hanno risposto con entusiasmo e partecipazione alla nostra iniziativa. Benché i tempi tecnici siano assai ristretti ci auguriamo che, almeno stavolta, l’Amministrazione faccia la sua parte, lavorando alacremente per permettere di accorpare questa votazione a quella delle altre consultazioni nazionali previste per il prossimo mese di giugno.
Tutti hanno potuto vedere quanto tempo è stato necessario per approvare il Regolamento sui referendum abrogativi (visto che il Comune ne era sprovvisto) e anche le difficoltà che si sono dovute affrontare per ottenere l’agognato documento: in questo percorso l’Amministrazione non ha certamente fatto nulla per accorciare i tempi, e infatti il tutto ha richiesto quasi un anno. Pensiamo che, accorpando il nostro referendum a quelli nazionali previsti per il mese di giugno, si potrebbe risarcire dignitosamente il tanto tempo trascorso inutilmente dalla costituzione del Comitato e dal deposito del relativo quesito fino ad oggi. Oltretutto, aspetto per nulla secondario, ciò consentirebbe di svolgere le operazioni senza costi aggiuntivi, mentre in caso contrario (svolgimento del nostro referendum in altra data), i relativi costi verranno inevitabilmente, non per colpa nostra, caricati sul Comune e quindi su tutti noi.
Come Comitato vogliamo ringraziare sentitamente tutti i cittadini per la partecipazione a questa iniziativa: mai avremmo pensato, a più di un anno di distanza, di raccogliere così tante firme in così poco tempo. Se possibile il risultato è stato ancora più importante di quello già ottenuto, un anno fa, con la petizione: anche allora vennero raccolte più di 1800 firme in circa due settimane, ma stavolta le modalità erano molto diverse e molto meno favorevoli. Infatti, l’anno scorso, la sottoscrizione era possibile anche ai lavoratori non residenti a Imperia, mentre quest’anno no (il referendum è comunale e quindi anche le firme subiscono la stessa restrizione).
Inoltre questa volta la raccolta era certificata, quindi tutto il lavoro è stato fatto in non più di una decina di giorni (sui mercati cittadini), vista l’impossibilità di lasciare moduli in giro come invece era stato fatto l’anno scorso. Infine è passato un anno: elemento, anche questo, per nulla trascurabile. Ci auguriamo pertanto che stavolta l’Amministrazione, vista l’importanza che i cittadini (elettori) hanno inequivocabilmente voluto conferire, con le loro numerose firme, a questo tema, permetta lo svolgimento del referendum senza ulteriori indugi e in concomitanza con le altre consultazioni nazionali già previste per il prossimo mese di giugno”.