10 Aprile 2025 19:37

Imperia: acqua, verso la fine del commissariamento dell’Ato idrico. Esulta il CimAP. “Attribuzioni di poteri sostitutivi fuori dall’ordinario che hanno determinato lo stravolgimento del servizio idrico”

“La notizia della fine del commissariamento dell’Ato idrico imperiese, non può che essere accolta positivamente dai tanti cittadini di Imperia e provincia che si sono visti recapitare maxi conguagli in bolletta e che hanno a cuore l’acqua pubblica. Quelle che dovrebbero terminare entro il 30 aprile,  insieme all’investitura poi revocata alla Checcucci, sono state attribuzioni di poteri sostitutivi fuori dall’ordinario che hanno determinato lo stravolgimento del servizio idricoLo afferma in una nota stampa il CimAP – Coordinamento imperiese Acqua Pubblica.

“Lo scossone decisivo, se regione Liguria accetterà la rinuncia dell’incarico, è stato dato dalla recente presa di parola del Dott. Cozzi, Difensore civico regionale.

“Un pronunciamento che non ha alcun potere normativo”, ha tuonato da Rivieracqua-Acea, mettendo in discussione il ruolo di un garante sopra le parti, finalizzato ad assicurare il buon andamento e l’imparzialità dell’azione della Pubblica Amministrazione. Un attacco pubblico diretto, di un soggetto parte in causa nel contenzioso, che ha evidenziato ancora una volta tracotanza e nervosismo, i tratti marcati e scomposti di una vicenda che ha vessato gli utenti del servizio idrico

In questo senso, il dott. Cozzi aveva indirizzato all’Autorità di Regolazione dell’Energia, Rete e Ambiente (ARERA) l’urgenza di pronunciamento sulla legittimità della nuova tariffazione e della retroattività.

La missiva rivolta all’assessore Lombardo ha evidenziato come gli aspetti amministrativi straordinari attribuiti al commissario ad acta avessero avuto un eccesso di competenze per l’incidenza diretta su enti politicamente amministrativi, invitando  la Regione alla verifica delle attività espletate dal commissario e chiedendo di conoscere la tempistica circa la ripresa delle funzioni dell’ente d’ambito Ato idrico nella Provincia di Imperia. Un intervento che se nella forma non sposterebbe molto poiché, Scajola -ancora lui- è Presidente provinciale, nella sostanza determinerebbe un significativo cambio di passo politico, restituendo ai Sindaci una voce e un ruolo fondamentale.

Un passo indietro, certamente sospinto dalla crescente pressione proveniente da più parti, che come Coordinamento imperiese Acqua Pubblica (CimAP) abbiamo chiesto da tempo per restituire trasparenza e democrazia alla gestione dell’acqua.

Anche se il danno ormai è fatto e la recente gara vinta da Acea Molise ha decretato la fine della gestione pubblica del servizio idrico, interrompendo l’affidamento diretto in vigore fino al 2042 e tradendo l’esito referendario del 2011, crediamo che la questione riserverà ancora sorprese, se i cittadini e i comitati sapranno tenere insieme la lotta per una tariffa equa, senza oneri retroattivi e la lotta per la gestione pubblica dell’acqua, poiché con la società mista, la massimizzazione del profitto prevarrà sempre sull’ingente mole di investimenti che il servizio idrico necessita. Si scrive acqua, si legge democrazia”.

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