22 Aprile 2025 19:40

Imperia: Cia Liguria contro il Decreto Sicurezza che penalizza la canapa. “In regione a rischio gli investimenti di un centinaio di imprese”

In breve: Con l'entrata in vigore del Decreto, le infiorescenze di canapa sotto i limiti di legge italiani ed europei, saranno comunque considerate come uno stupefacente

“È imperativo che il Governo apra un tavolo di confronto, ascolti le voci degli imprenditori e riveda questo provvedimento disastroso, perché nessun cittadino, nessun imprenditore, nessuna famiglia italiana possa accettare che la legalità venga trasformata in criminalità con un semplice decreto.”

Con l’entrata in vigore del Decreto, le infiorescenze di canapa sotto i limiti di legge italiani ed europei, saranno comunque considerate come uno stupefacente

Questa la posizione dell’Associazione Canapa Sativa che CIA Liguria condivide e sostiene dopo che è stato approvato il Decreto Sicurezza che entrerà in vigore 24 ore dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, prevista in questi giorni. Da quel momento le infiorescenze di canapa sotto i limiti di legge italiani ed europei, saranno comunque considerate come uno stupefacente.

Spiegano dalla sede di Cia Agricoltori Liguria “Un settore in forte crescita, regolamentato secondo le norme comunitarie, che anche nella nostra Regione vede un significativo sviluppo con circa un centinaio di imprese dedite a questa coltivazione, con un volume di affari prossimo ai 2 milioni di Euro e non meno di 200 addetti, in particolare giovani agricoltori.

Un provvedimento miope, ideologico, peraltro in contrasto con la normativa europea, che rischia di fare un favore a chi vive nel malaffare. Uno strumento normativo inadeguato, che si usa in casi di urgenza e non per aggirare le evidenti contraddizioni del provvedimento complessivo, che pone aziende che hanno legittimamente investito in una condizione di impossibilità ad operare, addirittura “fuori legge”, mettendo a rischio investimenti e futuro lavorativo.

Per questo chiediamo in primis all’Assessore all’ Agricoltura regionale nonché vice presidente, e alle forze politiche tutte, un’azione di pressione sul Governo a tutela delle aziende agricole liguri che operano nel settore, affinché venga stralciata dal provvedimento la norma sulla cannabis e si riprenda il confronto in Parlamento, aderendo per altro alle osservazioni che sul DDL ha avanzato lo stesso Quirinale”.

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