29 Aprile 2025 07:00

A Imperia il Tavolo Antimafia con Andrea Orlando: “Nessun fenomeno di infiltrazioni in Comune”. La minoranza attacca, “Necessario esternalizzare il principio di legalità” / Foto e Video

In breve: Presenti all'incontro il sindaco Claudio Scajola e consiglieri di maggioranza e opposizione, oltre naturalmente ad Andrea Orlando del Pd

In tutti questi anni di attività non si hanno mai avuto evidenze del fenomeno della criminalità organizzata all’interno del nostro Comune. – È quanto emerso dalla nuova riunione del Tavolo Antimafia, istituito dal Comune di Imperia nel tardo pomeriggio di oggi. L’incontro ha visto l’audizione del Presidente della Commissione Antimafia della Regione Liguria, Andrea Orlando. 

Presenti all’incontro il sindaco Claudio Scajola e consiglieri di maggioranza e opposizione, oltre naturalmente ad Andrea Orlando del Pd.

Al termine della riunione, la minoranza consiliare di Imperia ha criticato la natura dell’incontro con l’Onorevole Orlando, definendolo “un ibrido” che non rispetta né le caratteristiche di una commissione né quelle di un tavolo aperto. La critica principale riguarda le “porte chiuse” dell’incontro, che secondo l’opposizione ne limitano l’efficacia. Secondo l’opposizione, infatti, l’attuale formato rischia di ridursi a “una riunione dove vogliamo solamente sentirci dire che va tutto bene“.

Andrea Orlando

“Io ho dato conto degli elementi a mia conoscenza riguardo al fenomeno nella nostra regione, agli elementi che sono stati acquisiti dalle prime audizioni e che riguardano naturalmente il fenomeno in generale, non fatti puntuali, ho anche precisato che ancora nel giro delle audizioni non abbiamo avuto ho ascoltato le autorità competenti sulla provincia di Savon e quella di Imperia e ho dato la mia disponibilità a essere nuovamente audito quando ci sarà quel passaggio se il tavolo lo riterrà opportuno e necessario”. 

Un tavolo a porte Aperte? “Questa è una valutazione che non posso fare io, nel senso che sono le istituzioni a decidere come si autodisciplinano. Sarebbe abbastanza incongruo che io come componente di un’altra commissione dicessi come deve regolarsi questa”

Per quanto riguarda la presenza di infiltrazioni mafiose? “Questo è un dato che è attestato da tutti i rapporti della Procura Nazionale Antimafia, della DIA, da alcuni procedimenti giudiziari che nel corso degli anni si sono succeduti e quindi questo non può che essere confermato ma non è uno scoop mio e neppure con tutto il rispetto dei due procuratori. C’è una storia di insediamento dell’Ndrangheta nel ponente Ligure che ha portato appunto a quel tipo di rapporti e alla contestazione del 416b e in passato anche allo scioglimento di alcuni comuni ma sono tutti dati che sono stati agli onori delle cronache quindi non posso dire di aver apportato oggi elementi di novità rispetto a quel quadro di riferimento”. 

Davide La Monica, presidente della Commissione Antimafia

“Abbiamo deciso di invitare l’onorevole Orlando nella sua qualità di consigliere regionale e presidente della Commissione Antimafia regionale. Ci ha fatto un quadro di quello che è il fenomeno mafioso, in senso l’atto di criminalità organizzata all’interno della nostra regione. Poi lui c’è da dire che ha avuto questa esperienza nell’antimafia anche a livello parlamentare, è stato due volte Ministro della Giustizia, perciò conosce il fenomeno nei minimi dettagli. È stato molto utile. 

Devo dire che da cittadino imperiese, da Presidente della Commissione Seconda e da Consigliere Comunale sono orgoglioso del fatto che anche l’On. Orlando abbia confermato che in tutti questi anni di attività non ha mai avuto evidenze del fenomeno della criminalità organizzata, del fenomeno mafioso all’interno del nostro Comune. 

Ovviamente sappiamo che il fenomeno della criminalità organizzata non è un qualcosa che va analizzato solo a livello comunale, tant’è che abbiamo concordato con l’onorevole che manterremo questo tipo di rapporto dopo che avrà esaminato con le altre commissioni nelle altre quattro province della nostra regione, potrà farci un quadro complessivo più preciso, però la cosa importante è che ha confermato, questo ci rassicura sul fatto che a livello della nostra città non ci sono evidenze da questa aspetto, non ho mai avuto elementi che facciano pensare a un’infiltrazione all’interno del nostro comune.

In questi giorni mi sono chiesto perché è uscita questa polemica, perché forse è stata una delle poche cose pratiche su cui si è votati all’unanimità. Noi ricordiamo che questo tavolo sulla criminalità è organizzata è stato costituito a seguito di una delibera del Consiglio Comunale che è stato votato all’unanimità da tutti i gruppi consigliari. 

La proposta addirittura è stata fatta dall’opposizione, che oggi ci chieda di cambiare le regole, francamente da coloro che l’hanno proposta è un po’ strano, nel senso che per noi non c’è mai stata nessuna chiusura, nel senso che non si voleva che diventasse un palcoscenico per fare polemica su un argomento così delicato. 

Tanto più che all’inizio uno dei proponenti di opposizione aveva addirittura proposto un centro di ascolto eventualmente. Capite bene che fare un centro di ascolto all’interno di una commissione aperta al pubblico su argomenti così delicati sembrava pericoloso, è per questo che si è ritenuto di dover fare un tavolo a porte chiuse. Non certo per questioni, ho sentito parlare di trasparenza o queste cose che non hanno nulla a che vedere, assolutamente. 

Noi riteniamo che certi argomenti così delicati oltretutto quando all’inizio a monte c’era una proposta di addirittura di fare un centro di ascolto per i cittadini dovesse essere un qualcosa di riservato e non di certo pubblico perché si poteva mettere a repentaglio proprio le stesse persone che si potevano rivolgere a quell’istituzione.

Sia il sindaco, sia il nostro sindaco, che l’onorevole Orlando hanno concordato sul fatto che l‘attività del tavolo della Commissione e quella di educazione alla legalità siano due cose diverse. 

Quando si tratta di educazione alla legalità è evidente che deve essere fatto in pubblicoperché  questi argomenti vanno portati alle scuole è giusto fare qualcosa su questo tema, quindi questo è chiaro che debba essere pubblico. Quando invece si toccano degli argomenti delicati e specifici su determinati settori che vanno a interessare determinate categorie, riteniamo, come è ovvio che sia, che invece debba essere fatto a porte chiuse. Questo mi pare chiaro e logico”. 

Loredana Modaffari

“Abbiamo partecipato con piacere, abbiamo ascoltato l’Onorevole Orlando e abbiamo posto due domande immediate all’Onorevole Orlando. Una prima ha esternato quelle che sono le nostre perplessità su questo tipo di consesso che non è in questo momento né una commissione né un tavolo

Come ben sapete noi avevamo proposto la formazione di una commissione e non di quello che oggi non è né uno né l’altro, è un ibrido. Per quale motivo? Perché la Commissione ha dei poteri peculiari, ha delle regole, delle forme e non è questa. Il tavolo è sicuramente aperto al pubblico, quindi abbiamo chiesto al signor Sindaco, che mi sembra che abbia risposto, porte chiuse? Porte chiuse non esistono

Il tavolo ha la funzione di esternalizzare quelle che sono le problematiche, quindi di venire in contatto con le associazioni, col mondo della scuola, con la regione e non è stata questa la funzione, perché queste porte chiuse e questo consenso per carità interessante, ma dove ci siamo detti delle cose che chi più, chi meno conosciamo e non sono stati riferiti dei dati.

È stata fatta una specifica domanda da diversi consiglieri di maggioranza all’onorevole orlando se possa portare dei dati o sulla inesistenza, o comunque sulla mancata ricorrenza, al momento di evidenze all’interno del nostro comune. Non ha proprio dato questa risposta, ha riferito, di non avere delle evidenze effettive, ma che è sicuramente un territorio attenzionato per cui anche interpretare le cose sarebbe stato bello che voi all’interno avesse sentito direttamente dall’onorevole quella che è la risposta a quei quesiti che sono stati fatti. 

Una commissione ha certe funzionalità, ha certe regole. Il tavolo è aperto, il tavolo è aperto ed è aperto alle associazioni, è aperto agli organismi, serve a portare il principio, a esternalizzare il principio di legalità che noi ben conosciamo e a portarlo alla conoscenza dei giovani. 

Perché sia un campanello di allarme, perché sappiano rapportarsi con tutti questi dati. Abbiamo assistito a Diano Marina, ad esempio, la scorsa settimana a una bellissima commissione dove c’era tantissima gente, dove c’erano i due procuratori antimafia, c’era il procuratore Lari e il procuratore di Lecce. È una grossissima partecipazione di giovani e di cittadinanza. Allora, questo è un tavolo e questo dovrebbe essere il senso. Per quello io mi sono permessa di dire che un tavolo a porte chiuse è soltanto una riunione di due commissioni. Non è una commissione antimafia. Non è un tavolo antimafia, è un ibrido dove vogliamo solamente sentirci dire che va tutto bene, siamo tutti felici che vada tutto bene, ma è importante che i giovani vengano a sapere di quello che si sta facendo all’interno, vengano a sapere del fenomeno, possano avere gli strumenti per reagire e per sapere di potersi rapportare e di trovare nell’amministrazione comunque un interlocutore”. 

Daniela Bozanno

“Una specifica domanda era proprio questa all’onorevole Orlando, quella di chiedergli quali strategie, cosa può fare un’amministrazione comunale per portare nella scuola la cultura della legalità, quindi con quali strumenti, con l’audizione di magistrati, con convegni, con film. Come peraltro è già stato fatto dall’amministrazione regionale, recentemente col film Il Cento Passi, purtroppo però il Sindaco Il Cento Passi aveva altri impegni quindi ha visto solo i primi 5 minuti, invece sarebbe stato bello che seguisse un dibattito con gli studenti da parte del Sindaco e da parte anche dei consiglieri comunali”

A cura di Alessandro Moschi

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