“Ieri il sottoscritto è stato contattato da un imprenditore emiliano che avrebbe un brevetto per poterci far lavorare producendo molte tonnellate di pasta. Questa persona mi ha cercato poiché dopo aver scritto nei giorni scorsi al nostro patron e dopo che nessuno lo ha ricontattato vorrebbe far sapere che c’è gente come lui che sarebbe disponibile a partnership o anche da solo se le istituzioni lo aiutassero. Agnesi può quindi pensare seriamente di rialzare la testa basta volerlo“. A rivelarlo, con una lettera aperta, è il rappresentante Cisl delle Rsu sindacali dell’Agnesi Gigi Lazzarini, da settimane in prima linea per scongiurare la chiusura dello stabilimento.
Lo stesso Lazzarini nella missiva non risparmia una tirata d’orecchie al Sindaco di Imperia Carlo Capacci, reo di essersi assunto i meriti dei passi avanti nella trattativa con la dirigenza Agnesi-Colussi.
“Leggo con stupore la dichiarazione del nostro primo cittadino (‘rimosso il vincolo di non fare più pasta, occupazione salva fino al 31 Dicembre 2016, forse il colloquio con Colussi di ieri è servito a qualcosa ? Direi di si e per questo lo ringrazio pubblicamente. Io lavoro per obiettivi. Il prossimo è sostituire la data 31 Dicembre 2016 con una data appartenente al futuro remoto’). che pare voglia assumere gli onori di ciò che è stato ottenuto ieri in Confindustria. Ogni azione da qualunque parte provenga è ben accetta, ma vorrei ricordare che le parti preposte alla negoziazione sono l’azienda e le parti sociali. Ricordo inoltre che se i dipendenti non si fossero fermati per 10 giorni con una protesta che resterà nella storia delle lotte sindacali di questo marchio, non si sarebbero mossi i personaggi che abbiamo visto in questi giorni. Ieri abbiamo ottenuto qualche garanzia, ma come ricorda il nostro primo cittadino, non è stato scritto che l’Agnesi continuerà a produrre pasta o altro prodotto nei prossimi anni. Sarei ben felice ciò accadesse e da mesi sono in prima linea perché ciò accada. Questo però è un gioco di squadra e solo con incontri tra tutte le parti si può ottenere un risultato utile per i lavoratori tutti e la città. Grazie ai lavoratori e ai delegati che hanno reso possibile tutto questo.
Rendo inoltre pubblico che ieri il sottoscritto è stato contattato da un imprenditore emiliano che avrebbe un brevetto per poterci far lavorare producendo molte tonnellate di pasta. Questa persona mi ha cercato poiché dopo aver scritto nei giorni scorsi al nostro patron e dopo che nessuno lo ha ricontattato vorrebbe far sapere che c’è gente come lui che sarebbe disponibile a partnership o anche da solo se le istituzioni lo aiutassero. Agnesi può quindi pensare seriamente di rialzare la testa basta volerlo.”