“Pur ribadendo che il movimento civico La Svolta non ama le polemiche ma è nato per occuparsi di problematiche concrete della Città pur tuttavia non possiamo esimerci dal rimarcare la gravità di alcune affermazioni del nostro Primo Cittadino” queste le parole di Marco Nocentini della Svolta, che prosegue: “Capacci: “… se qualche gruppo di anarchici rivoluzionari ha intenzione di ripetere quello squallido esempio di degenerazione mentale andato in scena il 9 dicembre 2013 faccia pure …”
Ma il nostro Sindaco, dopo la perla di pochi giorni fa quando ha affermato che “E‘ un problema che parte da Roma e a me piacerebbe tanto andare nel luogo dove sono conservate tutte le leggi e darci fuoco …” eccolo con una nuova “sparata”, questa volta di segno opposto ma sempre indice di aver capito poco o nulla di quale sia il ruolo istituzionale di un sindaco, di cosa sia una delega democratica concessa dai cittadini, proprietari della “cosa pubblica”, agli eletti.
E’ troppo difficile per il nostro sindaco capire che migliaia di cittadini imperiesi in piazza lo scorso 9 dicembre altro non erano che persone “normali”. Altro che “anarchici” come li ha definiti nella citata intervista: il benzinaio e alcuni ristoratori con i loro dipendenti, mamme con carrozzine, commercianti, liberi professionisti, disoccupati, ecc. che magari lo hanno anche votato, semplicemente stufi della pressione fiscale folle che complessivamente l’erario esercita su famiglie e imprese?
A Imperia davvero ci sono migliaia di “anarchici” rivoluzionari? Ma li ha guardati in viso uno per uno per capire chi erano quelle persone e cosa chiedevano? Lungi da noi perorare la causa del manifesto nazionale del movimento “9 dicembre” che conteneva proposte indifendibili sul piano del diritto e dell’economia, ma piena solidarietà a quella maggioranza di presenti che erano lì semplicemente per manifestare il proprio dissenso verso l’incapacità della politica di rispondere adeguatamente alle esigenze delle genti.
Davvero richiede troppo sforzo capire che il prelievo fiscale comunale è parte non certo marginale di quel prelievo complessivo, a cui tante famiglie e imprese non sono più in grado di far fronte? Davvero gli è sfuggito che Imperia ha il primato in Liguria per esosità delle imposte locali sul cittadino e che la città ha ogni buon diritto per lamentarsene manifestando pacificamente? Signor sindaco se il ruolo non le piace si dimetta anziché offendere malamente i cittadini imperiesi che dovrebbe rappresentare”.
C.S.