“Ho rotto il telefono, scrivimi a questo numero, mamma“. Continuano i tentativi di truffa tramite messaggi e questa volta ad essere nell’occhio dei malviventi non sono più solo gli anziani, ma i giovani.
Come funziona questa truffa?
L’obiettivo di chi invia questa tipologia di messaggio è chiaro: fingersi un figlio o una persona cara in difficoltà e iniziare a scambiarsi messaggi al fine di superare dubbi e perplessità e creare un legame di fiducia. Non solo, in alcuni casi si gioca anche sull’emotività per chiedere soldi in modo urgente finalizzati ad aiutare la persona a cui vogliamo bene. Si parla di incidenti, emergenze improvvise, spese mediche, bollette… In realtà, non è vero niente e il truffatore una volta ottenuti i soldi scompare.
Perché rischiamo di cadere tutti nel tranello?
Questa truffa potrebbe sembrare facilmente smascherabile, ma in realtà fa leva sull’urgenza e in modo subdolo sui legami familiari. Instilla il dubbio e la paura che veramente quella persona dall’altra parte del telefono possa essere in difficoltà. È proprio questo che fa cadere nel tranello le persone.
Come difendersi?
- Mai rispondere direttamente al numero sconosciuto.
- Verificare sempre con una telefonata al numero originale della persona.
- Non cliccare su link o fornire dati bancari.
- Segnalare il numero alle autorità o ai servizi anti-truffa (es. Polizia Postale).