Imperia. Questa mattina, dalle ore 9.00 sino alle ore 13.00, la Fit-Cisl , la Categoria che rappresenta i lavoratori del comparto trasporti della Cisl, ha allestito un banchetto in Piazza San Giovanni, di fronte alla chiesa, per raccogliere firme per una proposta di legge di iniziativa popolare che ha l’obiettivo di riequilibrare la legge 146 del 1990 sugli scioperi.
Il Responsabile Presidio FIT-CISL Imperia Alessandro Leuzzi ha dichiarato: “L’iniziativa mira a coinvolgere cittadini, pendolari e lavoratori. La proposta di legge ha ricadute principalmente sui servizi pubblici locali e in particolar modo sul trasporto pubblico locale. I lavoratori del settore trasporti attendono da ben sette anni il rinnovo del contratto. Per questo motivo come sindacati abbiamo proclamato tredici scioperi nazionali, ma senza ottenere quanto chiesto.
Le aziende infatti guadagnano dagli scioperi, perché nel giorno della protesta incassano comunque i contributi pubblici e i ricavi di abbonamenti e biglietti, ma risparmiano sui carburanti e sugli stipendi dei lavoratori. Al contrario i lavoratori rinunciano allo stipendio di quel giorno e in più suscitano il malcontento dell’opinione pubblica contro di loro, poiché pendolari e cittadini non sempre comprendono le ragioni di uno sciopero.
Con la legge attuale ci rimettiamo quindi tre volte: lo sciopero non porta i risultati sperati, i lavoratori perdono i loro soldi e l’opinione pubblica spesso ritiene i sindacati gli unici responsabili della protesta e dei conseguenti disagi. Con la proposta di legge lo sciopero diventa “intelligente” perché le aziende non riceveranno i contributi regionali relativi al giorno di sciopero, che verranno invece versati nei fondi bilaterali di gestione delle crisi occupazionali.
Inoltre i cittadini viaggeranno gratis nelle fasce orarie dei servizi minimi garantiti e i pendolari riceveranno un rimborso per i giorni di sciopero, erogato come sconto al rinnovo dell’abbonamento. Con questa iniziativa vogliamo dimostrare che il sindacato non è solo vicino ai lavoratori dei trasporti ma anche ai cittadini e pendolari, e che la proposta di legge è pensata prima di tutto per loro”