“Se vogliono vedere questo rione morto, ci stanno riuscendo“. Parole di Gaetano Corrà e Fabrizio Faraldi, titolari, rispettivamente della Tabaccheria Corrà e del Bar Sport a Caramagna Baccan. Il malumore dei due commercianti è dettato dall’impossibilità, imposta dalla segnaletica, di parcheggiare in prossimità degli esercizi commerciali, cui hanno fatto seguito valanghe di multe comminate dai Vigili per divieto di sosta.
“A volte i vigili passano e fanno giustamente il loro lavoro – spiegano a ImperiaPost Corrà e Faraldi – ma in altri casi a nostro avviso eccedono in proibizionismo, intimando ai clienti che prendono un caffè o comprano il giornale o una fettina di carne, di andare via, o ancora peggio multandoli senza neanche fermarsi, prendendo solo il numero di targa, con la multa che ti arriva a casa senza che tu sappia neanche il perché. Il problema è che i vigili devono fare il loro lavoro, ma anche comprendere le esigenze di chi lavora. In questa zona c’è una cartellonistica stradale che vieta la sosta a bordo strada. Non ci sono stalli di sosta di nessun genere, neanche carico-scarico, e il parcheggio più vicino e a 500 metri“.
“Il problema è che qui pretendono che non si fermi nessuno ma dimenticano che le attività di questa zona vivono e rappresentano un servizio per gli abitanti del posto, tra i quali anche molti anziani. Non si può vietare un parcheggio a bordo strada per alcuni minuti e al contempo non prevedere alcuna soluzione alternativa. Una persona del posto la terrorizzi se la minacci di multa o ancor peggio la multi ogniqualvolta lascia l’auto a bordo strada per pochi minuti, giusto il tempo per un caffè, per il giornale o per due acquisti all’alimentari“.
“Abbiamo già perso vari clienti che hanno chiamato e ci hanno detto ‘ci dispiace, ma non mi fermo più se ogni volta rischio una multa’. Chiediamo ufficialmente un incontro al Sindaco Capacci. Chiediamo una modifica della viabilità, con la creazione ad esempio di due stalli per il carico e scarico che permettano una sosta di pochi minuti, altrimenti le nostre attività commerciali moriranno“.
L’APPELLO DEI COMMERCIANTI AL SINDACO CARLO CAPACCI