Un orto sociale presso le case parcheggio di via Airenti che una volta terminato resterà a disposizione dei condomini. È un’iniziativa davvero quella ideata e progettata dal gruppo Scout Imperia 2 con la preziosa collaborazione del Comune di Imperia, settore servizio sociali e attività educative diretto dalla dott.ssa Sonia Grassi e dall’assessore Fabrizio Risso.
Questa mattina, di buon’ora, scout, dipendenti comunali e condomini hanno iniziato a lavorare per la riqualificazione di due fasce incolte con l’intento di trasformarle in orto sociale da destinare poi ai residenti.
“Siamo stati contattati dal gruppo Scout Imperia 2 per un progetto che rientra nell’ambito delle attività annuali – spiega a ImperiaPost il dirigente del settore servizio sociale e attività educative Sonia Grassi – Il gruppo analizza le emergenze educative preminenti e le analizza con i ragazzi. Ci sono i cosiddetti ‘capi clan’ dietro a questo processo di crescita. Il progetto mi ha subito entusiasmato. Obiettivo del progetto è far di che i condomini lavorino all’orto sociale ed è già stato raggiunto visto che sono già al lavoro da questa mattina“.
“Non ci fermeremo alla realizzazione dell’orto – spiegano Simone Schiavon e Alessandro Denicolai del gruppo Scout Imperia 2 – Cercheremo anche di coinvolgere gli inquilini in modo tale che poi si prendano cura e sfruttino i prodotti dell’orto. Vogliamo creare un’opportunità, ma anche dare continuità a questo progetto.. Abbiamo pensato anche a un progetto di aggregazione a favore dei bambini che vivono qui”.
“E’ un progetto nel quale il Comune di Imperia crede molto – ha spiegato a ImperiaPost l’assessore Fabrizio Risso – Non è prevista solo la riqualificazione, ma anche l’integrazione. In futuro lavoreremo sui bambini che vivono nelle case parcheggio con un progetto di aggregazione. L’amministrazione è fermamente convinta che operando nel sociale nel modo giusto, puntando sull’integrazione, si possano combattere anche le situazione di grave disagio economico”.
SCOUT DIPENDENTI E CONDOMINI AL LAVORO
INTERVISTA A SIMONE SCHIAVON E ALESSANDRO DENICOLAI
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