Imperia. Il 21 gennaio 2013 il giovane Matteo Maragliotti, ballerino quindicenne di Pontedassio, è stato portato via all’affetto dei suoi cari per colpa di un ascesso cerebrale e oggi, a quasi due anni dalla sua scomparsa, si apre un’inchiesta per far luce sulla sua morte. Ad aprire il fascicolo per omicidio colposo è stato il sostituto procuratore della Repubblica di Imperia, Roberto Cavallone.
Matteo era stato ricoverato all’ospedale di Sanremo dove era arrivato dopo diverse visite mediche che non avevano capito quale fosse il male che attanagliava il quindicenne. Nei prossimi giorni un medico legale avrà il compito di ricostruire il percorso sanitario affrontato da Matteo per capire se vi sia stata o meno negligenza o imperizia da parte dei medici che hanno operato il quindicenne.
L’ipotesi accusatoria è che la gravita delle condizioni di Matteo sia stata sottovalutata dai medici. Il quindicenne accusava fortissimi mal di testa, ma nessuno aveva ritenuto necessario eseguire una tac. Una delle perizie di parte, come si legge sul Secolo XIX accuserebbe anche il medico che ha ordinato la sospensione di una farmaco antibiotico che stava assumendo Matteo per una forte sinusite che, a quanto pare, proprio perchè non curata adeguatamente avrebbe portato all’ascesso cerebrale che ne ha causato la morte.