Il Laboratorio per Imperia interviene a seguito della pubblicazione delle consulenze e degli incarichi affidati dagli amministratori della Porto di Imperia S.p.A. dal 2007 ad oggi.
“Indubbiamente i cinque milioni di euro sono una cifra spaventosa considerate anche le difficoltà economiche in cui versa la società. Balzano evidenti agli occhi due concetti che non possiamo non far rilevare:
1- evidentemente tutti coloro i quali che hanno sostenuto che tutto funzionava bene, che non c’erano problemi, che i lavori del porto sarebbero “ripresi entro pochi giorni” (da sbellicarsi dalle risate) ha avuto, con la pubblicazione dell’elenco, chiara riprova che la verità è esattamente il contrario. Nulla ha funzionato, i problemi sono molteplici e gravissimi e i lavori, come sosteniamo da ormai 2 anni non sono ripresi. Delle opere a scomputo, ad esempio, vero intervento a beneficio della comunità imperiese non vi è traccia, neppure a livello di progettazione.
2-drammatica e imbarazzante, in quel tragicomico consiglio comunale che portò all’approvazione UNANIME della delibera cosiddetta “Salva Imperia”, è stata la falsa e scandalosa parte recitata da alcuni consiglieri comunali, che si ergevano falsamente a tutela dell’interesse della città quando, magari, e oggi ne abbiamo la riprova, avevano interesse a veder saldata la loro parcella da decine di migliaia di euro.
Ci auguriamo che tutto ciò serva, qualora ce ne fosse bisogno, a chiarire ancor di più ai nostri concittadini, su quale sia stata la rotta tracciata nell’esclusivo interesse della città e quella nell’interesse della difesa cieca e ottusa di una posizione condannata dai fatti e dall’evidenza che tutti gli imperiesi vedono quotidianamente sotto i loro occhi.