Imperia. Dopo la comparsa nei giorni scorsi di scritte ingiuriose al Parasio, in Piazza Miradore come “Zagarella Ebola”, “Pd voti al Parasio zero” Imperiapost ha intervistato il vice Sindaco Giuseppe Zagarella che ha risposto a questi insulti spiegando alcune decisione prese nella zona del Parasio
“Qualunque amministratore che fa il suo lavoro non può accontentare tutti. Al Parasio c’era da finire un lavoro, era una missione che mi sono dato e lo stiamo facendo. Poi, va detto, è una città strana Imperia, ho letto di una protesta di un quartiere dove non ci sono marciapiedi. Dopo tutti questi anni se ne accorgono? Oggi è diventato uno sport nazionale dare addosso agli amministratori”.
“Per il Parasio – continua Zagarella – Io rivendico di aver sbloccato e riprogettato quasi completamente il progetto dal Parasio al Mare, quello che non si poteva toccare lo abbiamo ultimato come si doveva. Le decisioni le abbiamo prese unitariamente nell’amministrazione, non rinnego niente… forse c’è stato un deficit di comunicazione e forse occorre anche lavorare di più su certe zone critiche”
La delega alla viabilità è stata da poco affidata al vice Sindaco Zagarella che dichiara: “Non ho mai chiesto deleghe, ma ritengo che un amministratore con senso di responsabilità debba accettare il mandato che gli viene dato. Una cosa curiosa è che di questi tempi è diventata di moda una pseudo-democrazia totalitaria, come Facebook. Ecco io ascolto tutti, ma la decisione e la responsabilità della decisione spetta per ruolo e per competenza all’amministrazione che su questi temi cercherà di dare voce a tutti, ma allo stesso tempo rivendicherà il ruolo di fare delle scelte“.
“Chiederò aiuto ai comitati per risolvere certe questioni e credo sia questo un approccio corretto. Non si può chiedere all’amministratore di scavalcare o prendere in giro la comunità europea o la Regione Liguria riportando tutto a una situazione precedente. Non è eticamente corretto, chi nel 2007 ha progettato questo intervento doveva pensare anche allo sviluppo, ora ho io la patata bollente tra le mani, ma non mi tiro indietro. Il nostro è un servizio che va fatto con scrupolo, coscienza e coraggio“ conclude poi il vice Sindaco.