Imperia. Antonello Ranise, di Forza Italia, si è voluto esprimere in merito al tema degli immigrati e al centro di smistamento:
“Non avendo potuto partecipare all’ultimo consiglio comunale per motivi di lavoro, di cui mi scuso, mi pare doveroso esprimere il mio pensiero in merito al tema degli immigrati e al centro di smistamento previsto in zona S. Lazzaro nell’ex campo di calcetto. Facciamo un passo indietro. Alcuni giorni prima si era svolta una riunione della Commissione Speciale Sanità, molto chiarificatrice e partecipata, dai toni pacati e costruttivi, con i responsabili della sanità pubblica e delle malattie infettive dell’ASL, in cui era emerso come non sussistesse un reale rischio di infezione da virus Ebola, sulla base delle conoscenze infettivologiche ed epidemiologiche comprovate. Si era anche sottolineato come fosse importante seguire un percorso sanitario che potesse tutelare i nostri concittadini e gli stessi immigrati per l’identificazione e la cura di eventuale altre malattie infettive e diffusive.
Detto questo, come dal sottoscritto più volte dichiarato, è opportuno non confondere il piano politico e quello strettamente sanitario. Personalmente sono convinto che su un tema di questa portata, posizioni ideologicamente preconcette o demagogiche, siano improduttive e pericolose. La vera critica che ho ritenuto di fare è sulla logistica identificata: il luogo non è idoneo. E non solo per i motivi che successivamente ha segnalato la questura, immagino relativi alla sicurezza, ma anche perché un luogo di smistamento oltre che essere sicuro, deve garantire la riservatezza, essere dotato di determinati servizi, non ubicato nel centro cittadino in prossimità di strutture sportive e aggregative molto frequentate. E sebbene la prefettura abbia dato parere positivo per quanto riguarda le problematiche sanitarie, continuo e ritenere che un luogo adibito ad “hub” debba garantire una sicurezza maggiore in termini di tutela della salute, sia per i migranti che per i nostri concittadini.
Il vero problema è il fallimento della politica sugli immigrati dell’attuale governo, deciso (in apparenza) su tutto, ma in pratica molto fumoso, inconcludente e diviso all’interno della propria maggioranza anche sul tema immigrazione. E’ il governo stesso che deve incidere, e non fare solo proclami, a livello europeo per far sì che un problema in crescita esponenziale diventi una priorità dell’Europa, non solo italiana. Stiamo parlando di migranti, in gran parte con lo “status” di profughi, non di pacchi da spostare il più lontano possibile dal giardino di casa nostra. Ciò detto, non posso che essere favorevole all’identificazione a livello regionale di un luogo che possa rispondere alle diverse esigenze (sanitarie, di sicurezza, di opportunità), evidentemente omnicomprensivo delle suddette necessità, che si dovrebbe ubicare nell’area genovese. Per questo chiedo maggior determinazione e incisività da parte dell’Amministrazione nelle sedi opportune. Personalmente seguirò lo sviluppo della vicenda e l’operato dell’assessore De Bonis, con le dovute critiche se del caso, ma con spirito costruttivo, poiché reputo che i problemi si risolvano con in fatti e non con le chiacchiere”.