Il Comune di Imperia e la Tradeco, società incaricata della gestione del servizio di raccolta rifiuti nel comprensorio imperiese, stanno lavorando alla rescissione del contratto di appalto settennale (due anni sono già trascorsi). La trattativa prosegue da diverse settimane nella massima discrezione. L’esito, però, è tutt’altro che scontato.
Le due parti lavorano a una rescissione consensuale del contratto in quanto l’appalto non sta dando i risultati sperati, ne al Comune in termini di pulizia della città e raccolta differenziata, ne alla Tradeco in termini di vantaggi economici. Due le possibilità al momento sul tavolo. La rescissione del contratto con successivo affidamento temporaneo del servizio alla Tradeco per massimo un anno in attesa dell’allestimento di una gara europea o la rescissione del contratto con affidamento del servizio in house, ovvero a una società interamente pubblica (la stessa via percorsa dal Comune di Sanremo con la creazione della Amaie SPA).
Nel frattempo, gli uffici comunali stanno raccogliendo tutte le segnalazioni di inefficienza dell’appalto Tradeco per poi applicare le penali. Penali che al momento ammontano a circa 700 mila euro, così come evidenziato dall’assessore all’ambiente Nicola Podestà in consiglio comunale, e che verranno detratte dal canone mensile dovuto dal Comune di Imperia alla Tradeco. Le sanzioni applicate dal Comune di Imperia rischiano di compromettere ulteriormente la stabilità dell’appalto ed è per questo motivo che da alcune settimane a questa parte la rescissione appare l’unica soluzione percorribile, ma tutt’altro che facile. Una rescissione del contratto senza vinti ne vincitori, infatti, appare più come una chimera che come una possibilità concreta.