La Confederazione Italiana Agricoltori chiede al Viceministro alle Politiche Agricole, On. Andrea Olivero, e all’assessore regionale Giovanni Barbagallo, un impegno comune per il riconoscimento della DOP dell’oliva da mensa taggiasca della provincia di Imperia
Venerdì 14 a partire dalle ore 16.30, nel contesto della manifestazione Olioliva 2014, presso la sala del Consiglio dell’ex Palazzo Comunale del “Cremlino”, produttori, trasformatori e tecnici del settore saranno riuniti in convegno per discutere di questa grande opportunità
Nata come prodotto complementare, destinato ad arricchire gli articoli in offerta delle aziende di commercializzazione dell’olio extra vergine, l’oliva da mensa “Taggiasca” della provincia di Imperia” è diventata, col passare degli anni, un’eccellenza che ha conquistato un suo mercato autonomo fino a diventare, ad oggi, il vero prodotto di punta dell’economia olivicola imperiese.
Le ragioni sono essenzialmente queste:
-presenza di una sola cultivar (la “taggiasca” appunto) all’interno del territorio che coincide al 99% con il territorio di una sola provincia (quella di Imperia)
– qualità e uniformità nel processo di trasformazione (de-amarizzazione) frutto di una tradizione che negli anni si è affinata ma che è rimasta pressoché immutata
-minor concorrenza rispetto al mercato dell’olio extravergine
-primazia temporale e qualitativa dell’offerta commerciale rispetto alla concorrenza
-possibilità di più ampi margini di resa legati alle grammature di confezionamento
-grande valorizzazione promozionale sostenuta da chef e giornalisti del settore
La qualità intrinseca del prodotto, il lavoro degli operatori commerciali (che prima di altri hanno puntato sul prodotto nella grande distribuzione) e l’indiscussa spinta ricevuta da quanti creano tendenza nel mondo dell’eno-gastronomia hanno fatto crescere negli ultimi anni la domanda interna ed esterna di oliva taggiasca in salamoia.
La questione di fondo è che sempre più etichette propongono olive da mensa taggiasche di Imperia che taggiasche non sono ovvero, nella migliore delle ipotesi, non sono taggiasche della provincia di Imperia.
Per tutelare i redditi dei produttori, difendere la specificità delle nostre produzioni, mantenere il territorio e poter utilizzare anche a fini turistici un prodotto di pregio dell’eno-grastronomia italiana e della dieta mediterranea, la CIA di Imperia ha deciso di organizzare questa iniziativa , nel quale sono coinvolti anche gli altri operatori della filiera che condividono gli obbiettivi, per sottolineare con forza l’esigenza di addivenire al riconoscimento della DOP da parte del Ministero delle Politiche Agricole.
Questo perché in passato il Ministero si era espresso in maniera non favorevole al riconoscimento della DOP.
Per la CIA di Imperia esistono invece tutte le condizioni per il riconoscimento: un territorio ben definito, una unica cultivar, una tradizione di produzione e di trasformazione consolidata, una filiera che condivide l’opportunità di una difesa dell’origine e della qualità.
Di questo e altro si discuterà, con spirito costruttivo, durante il convegno, nell’intento di dare avvio ad un percorso virtuoso che possa condurre ad un altro importante traguardo per l’agricoltura ligure.