Un patrimonio di grande rilevanza economica e culturale che andrà a impreziosire la suggestiva cornice di Villa Faravelli destinata a ospitare la prestigiosa collezione delle opere d’arte contemporanea dell’architetto genovese Lino Invernizzi.
Il Comune di Imperia prende ufficialmente in carico, con l’approvazione di idonea deliberazione di Giunta, una sessantina di opere a seguito del lascito che la Signora Maria Teresa Danè vedova Invernizzi, cittadina onoraria di Imperia oggi scomparsa, aveva disposto negli anni scorsi, effettuando donazione modale con riserva di usufrutto a favore del Comune di Imperia.
Nella collezione, che include una sessantina di opere, figurano artisti di livello internazionale come Lucio Fontana, Piero Manzoni, Mario Radice, Bill Max, Robert e Sonia Delanay, Marino Marini, Piero Dorazio.
Lino Invernizzi, architetto e figlio dell’ingegnere Angelo Invernizzi, disegnatore assieme all’architetto Marcello Piacentini della “Torre Piacentini”, grattacielo costruito in Piazza Dante a Genova (fino al 1954 l’edificio più alto d’Italia con i suoi 108 m) è stato autore di un raffinato progetto culturale con quadri, disegni e sculture che oggi per il Comune di Imperia vanno a costituire una base museale di assoluto rilievo internazionale.
Un autentico tesoro d’arte quello che Maria Teresa Danè ha “consegnato alla Città di Imperia. I celebri “tagli” di Lucio Fontana l’inimatibile “Cavallo e Cavaliere” scultura monufisone di Marino Marini, il Paysage di Robert Delaunay, un dipinto di enorme valore di Piero Manzoni, la “Centaurea Selvatica di Ennio Morlotti, sono solo alcuni dei capolavori che troveranno dimora a Villa Faravelli.
«Nella collezione sono presenti le caratteristiche dei principali movimenti artistici dagli anni ’30 agli anni ’60 – dichiarano il Sindaco Carlo Capacci e l’Assessore alla Cultura Paolo Strescino – Dall’astrattismo geometrico all’arte concreta e informale, allo spazialismo, alle avanguardie europee e americane. Si tratta di opere di eccellenza, datate, nel periodo di più florida creatività di ogni singolo artista. Per Imperia un lascito che su cui costruire un autentico Museo tematico sull’arte moderna, che auspichiamo possa essere implementato, anche grazie alla disponibilità di collezionisti che possano seguire il gesto liberale ed esempio di mecenatismo compiuto da Maria Teresa Danè».
La scelta compiuta dalla Signora Danè è motivo d’orgoglio per Imperia. Una scelta che trasforma Imperia in un autentico punto di riferimento culturale alla luce del prestigio che accompagna la Famiglia Invernizzi. L’archivio dell’ingegner Angelo Invernizzi, che fu conservato e riordinato proprio dal figlio Lino, è ospitato dall’Archivio del Moderno, Istituto autonomo di ricerca che affianca l’Accademia di Architettura di Mendrisio, nel Canton Ticino, rafforzandone l’attività didattica e scientifica. L’Istituto, ha tra i propri obiettivi, l’acquisizione, la tutela, la conservazione e la valorizzazione degli archivi di architettura, urbanistica, ingegneria, design, arte, fotografia e la promozione della ricerca scientifica in ambiti quali la storia dell’architettura moderna e contemporanea, dell’arte, del design, del territorio e dell’ingegneria civile, riconoscendone il ruolo primario nell’attuale realtà sociale. Raccoglie fondi archivistici e documenti iconografici di architetti, ingegneri, designers, fotografi e operatori visuali, storici e contemporanei. Tutto questo per comprendere pienamente l’importanza che assume “Villa FaravellIi” nel divenire custode di un lascito che nel capoluogo ponentino troverà massima valorizzazione diventando un’autentica attrazione sia sul piano culturale, sia su quello turistico.