24 Novembre 2024 10:06

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24 Novembre 2024 10:06

IMPERIA. CANNE E DETRITI NEL PORTO DI ONEGLIA. LA RABBIA DEI PESCATORI: “DEVONO PULIRE I TORRENTI. USCIRE IN BARCA COSI’ E’ PERICOLOSO”

In breve: Alcuni pescatori hanno infatti raccontato a Imperiapost: "C'era di tutto e questa è una storia che si ripeterà sempre, tutti gli anni quando pioverà ci saranno questi detriti se non si mettono a pulire bene i torrenti"

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Imperia. Le piogge dei giorni scorsi hanno portato verso il mare detriti, rami, foglie… il tutto si è depositato nelle acque del porto di Oneglia rendendo molto difficile per i pescatori l’uscita verso il mare aperto per il rischio che alcuni di questi detriti si incastrino nel motore.

Alcuni pescatori hanno infatti raccontato a Imperiapost: “Questa mattina la Go Imperia e Marittima Service Group stanno togliendo le canne e i detriti. Ma c’era di tutto e questa è una storia che si ripeterà sempre, tutti gli anni quando pioverà ci saranno questi detriti se non si mettono a pulire bene i torrenti”.

L’anno scorso – proseguono i pescatori di Oneglia – Ci siamo premurati noi di levare tutti i tronchi e i rami, quest’anno abbiamo chiamato una ditta esterna. Abbiamo dei problemi a uscire con le barche perchè rischiamo di fare dei danni perchè rischiano di finire all’interno del motore delle barche o all’elica. Ho chiamato il capogruppo dei 5 Stelle, Antonio Russo perchè noi pescatori esistiamo, se non ne parla nessuno si dimenticano di noi”.

E proprio il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Antonio Russo ha dichiarato: “E’ incredibile come ancora una volta i cittadini imperiesi debbano subire  danni a causa della incapacità di questa amministrazione. Chi li ripagherà dei danni causati alla loro attività?”

Marco Cuppari, tecnico della Marittima Service Group ha aggiunto “L’azienda ha più volte proposto alle amministrazioni precedenti di acquistare un mezzo idoneo per operazioni di questo tipo, ma non è mai stata data alcuna risposta e questo è il risultato. Queste vicissitudini sono continue. Non si può lasciare il materiale a mare perché pericoloso. Bisognerà essere più tempestivi la prossima volta nelle decisioni per anticipare le operazioni di recupero dei materiali”.

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