Imperia. A seguito dei disagi apportati dal maltempo in questo ore su tutta la provincia il consigliere Casano di Fratelli D’Italia ha voluto comunicare a mezzo stampa come il Palasalute e il parcheggio dell’ospedale, duramente colpiti dalle frane, siano due esempi di cattiva gestione del territorio:
“Pochi giorni fa il Capo della Protezione Civile Gabrielli si è espresso duramente nei confronti della gestione del territorio e del rischio idrogeologico nella nostra Regione, invitando il Presidente Burlando a riflettere su cosa è successo negli ultimi trent’anni.
La severità dei fenomeni climatici non può essere l’unica giustificazione di fronte ai disastri annunciati cui assistiamo ad ogni evento meteorico intenso. A fronte di tante parole spese e allerte emanate con grande solerzia nell’approssimarsi della campagna elettorale, di fatto non si percepisce nessuna inversione di tendenza nello sfruttamento del suolo anche e soprattutto da parte della Pubblica Amministrazione.
A Imperia bastano due esempi di opere edilizie recenti, frutto di scelte quantomeno azzardate dal punto di vista idrogeologico
Il caso più eclatante, già denunciato dal sottoscritto, è lo scempio edilizio del Palasalute, costato almeno 12 milioni di euro ai cittadini, costruito in un luogo storicamente a rischio idrogeologico e senza una appropriata tombinatura del sottostante rio Artallo. Tutto questo senza contare la viabilità indecente nell’attesa dell’Aurelia bis
Altro esempio anch’esso legato a scelte della ASL1, diretta emanazione della Regione, è quello del parcheggio all’interno dell’Ospedale di Imperia.
Nel 2013, tra mille polemiche, hanno avuto inizio i lavori per la realizzazione del parcheggio a pagamento all’interno del comprensorio ospedaliero, che prevedeva una struttura modulare rialzata per una ventina di macchine, a pochissimi metri dalla adiacente e sottostante via privata Gazzano.
Quella via è stata chiusa con un’ordinanza di interdizione al traffico veicolare e pedonale alcuni mesi prima, 11 maggio 2012, a causa di un grave dissesto e sprofondamento del manto stradale, dovuto a fenomeni di “scavernamento” del sottosuolo.
In occasione di un nostro question time sull’argomento, il Vice Sindaco ha affermato che, per la complessità degli interventi necessari al ripristino della sicurezza (oltre a un contenzioso legale in atto), è impossibile fare una stima dei tempi necessari per la riapertura della strada. L’analisi della documentazione disponibile apre scenari piuttosto inquietanti.”