Imperia – È morto dopo 27 giorni di agonia, un uomo di 66 anni residente a Taggia, che lo scorso 3 ottobre si è squarciato l’addome con un coltello mentre si trovava all’interno della clinica Sant’Anna di Imperia dov’era ricoverato per motivi di salute. Secondo quanto è dato sapere gli interventi dei medici della struttura e del nosocomio cittadino sarebbero stati tempestivi ma la Procura della Repubblica di Imperia ha aperto un fascicolo, attualmente senza indagati, per cercare di capire se vi sono o meno delle responsabilità da parte del personale sanitario della struttura.
Il Pubblico Ministero Paola Marrali ha disposto l’esame autoptico della salma al fine di comprendere la causa del decesso, probabilmente per le complicanze post-operatorie. Non si conoscono le motivazioni dell’estremo gesto ma quello che ci si domanda è se vi siano state delle negligenze da parte di qualcuno. La clinica Sant’Anna era balzata agli onori della cronaca lo scorso maggio a seguito di una “morte sospetta”, avvenuta all’ospedale di Imperia, su cui la Procura imperiese sta indagando.
