Imperia. Questo pomeriggio, alle 15.30 presso la Collegiata di San Giovanni ad Oneglia, si sono celebrati i funerali di Lucetto Ramella, scrittore e poeta poliedrico nel panorama ligure e soprattutto imperiese. Alla presenza di circa 100 persone fra cui i parenti, la sorella, i nipoti, il Sindaco Carlo Capacci e il Presidente della Provincia Luigi Sappa, il feretro è stato portato all’interno della chiesa dopo la benedizione di Monsignor Ruffino e di Don Alberto.
“Lucetto ha compiuto il trapasso verso l’aldilà e ancora una volta siamo qui a meditatare sul mistero della morte che non è la fine – sono queste le prime parole dell’omelia di Don Ruffino, che prosegue – Non possiamo accettare che Dio ci abbia donato dei straordinari e poi, come un bambino, finito l’entusiasmo del gioco nuovo tiri un calcio a tutto. La vita, infatti, non viene tolta ma trasformata e per questo si parla di “trapasso”. Abbiamo in natura un esempio emblematico del concetto di ” trapasso”: il seme. Quest’ultimo se non cade in terra e muore non riuscirà a germogliare e non darà frutto.
Dobbiamo molto a queste persone monolitiche. Per questo dobbiamo vivere e batterci per la vita. Noi siamo grati a Lucetto perché ci ha insegnato ad amare la nostra città. Il cristiano vive in questo mondo, ama la situazione particolare, siamo noi l’anima del mondo, siamo noi a dare il colore . Egli amava trarre dal passato cose nuove e cose antiche, gli siamo grati per l’amore e per le cose belle che ci ha tramandato come l’arte e la poesia perché rappresentano l’ elevazione dell’anima .
Lucetto in questo momento al di sopra di noi sorride, ma non si fermerà a quello e ci aiuterà. Lui ora capisce cose che noi ora solo possiamo intuire. L’amore non finisce“.
L’attore imperiese Antonio Carli ha poi ricordato Lucetto attraverso l’amicizia del padre e gli aneddoti che quest’ultimo gli ha tramandato: “Mio papà mi parlava della sua finezza e della sua sensibilità nascosta dal suo essere ligure, per questo leggerò una parte de “La ballata del marinaio – Il giorno che non si levò il sole.”
[wzslider transition=”‘slide’” lightbox=”true”]