Sant’Agata (IMPERIA) – Nulla è cambiato. Un anno e mezzo di promesse pre e post campagna elettorale e neppure un piccolo tratto di strada è stata rifatta. Molta amarezza e forse anche un po’ di rabbia quella che traspare dalla parole del consigliere comunale di “Imperia Cambia”, Fulvio Balestra (oggi delegato di frazione) che si è impegnato mesi fa con i suoi compaesani, perché di paese si tratta, a sollecitare l’amministrazione a realizzare quegli interventi di manutenzione che da troppo tempo la frazione di Sant’Agata attende. Uno su tutti la situazione di Strada Cason della Guardia di cui ci siamo occupati mesi fa e sulla quale Balestra era intervenuto “promettendo” che i lavori sarebbero stati ultimati entro la fine di ottobre. Venti giorni dopo il termine indicato da Balestra, ImperiaPost lo ha ricontattato per chiedere il motivo del ritardo.
“Sicuramente non abbiamo mantenuto la promessa,- ha detto Balestra – ma verrà mantenuta a breve tempo. Non voglio che passi il messaggio che dopo l’articolo saranno fatti i lavori. Ho avuto rassicurazioni dall’assessore Maria Teresa Parodi che i lavori verranno fatti velocissimamente, entro 20 giorni. Devo ammetterlo, l’amministrazione ha avuto delle manchevolezze, per una serie di motivi fino a oggi c’è stata una trascuratezza nei confronti della frazione. Devo anche dire che ci sono frazioni che hanno urgenze più grandi di quelle di Sant’Agata. Sino a oggi non abbiamo avuto il riscontro agli impegni notevoli assunti dall’amministrazione”.
Balestra oltre ad essere un amico e fedelissimo del primo cittadino è anche abitante della frazione dove i “suoi” non sono soddisfatti del suo operato: “Sono tutti “incazzatissimi” con me e mi aspettano una volta a settimana sotto casa per dirmene di tutti i colori. La frase più ricorrente è: “ci avete aumentato le tasse e siamo una frazione dimenticata”, purtroppo hanno ragione”.
Nulla è cambiato allora?
“Il vento sta cambiando ma ci vuole tempo per cambiarlo. L’amministrazione si è assestata e ora ha distribuito meglio il carico di lavoro”.
L’amministrazione Capacci, sino ad oggi per la frazione cos’ha fatto?
Dopo circa 20 secondi di silenzio: “Purtroppo molto poco”.
“Vorrei – continua Balestra – che i delegati di frazione non funzionassero come paravento all’amministrazione ma che vengano sfruttati in qualità di tecnici. Se un delegato presenta una lista degli interventi da fare e una stima dei costi dei lavori vorrei che coscienziosamente vengano ascoltati e che in quel momento l’assessore prenda per buono quello che gli viene detto”.
Dunque sino ad oggi non è stato così?
“Con l’assessore Zagarella c’è un buon rapporto. Purtroppo si è dovuto dedicare a questioni più urgenti con scadenze tipo il Por e le emergenze dovute alle alluvioni”.
Cosa contesta, se così si può dire, all’amministrazione di cui lei è un autorevole esponente?
“Una critica che posso fare è che non ha capito di poter sfruttare i propri consiglieri per alleggerire gli assessori. Non tutti gli assessori hanno capito che tra noi c’è molta professionalità. Ho un ottimo rapporto con l’assessore Fresia e Parodi che è molto disponibile che nei suoi impegni è riuscita a inserire il gravoso impegno delle frazioni. Noi consiglieri abbiamo voglia di fare e parlo di tutti i consiglieri di maggioranza”.
Se in questi 20 giorni di ultimatum i lavori non saranno eseguiti cosa farà?
“Se le mie aspettative verrebbero a decadere, sarà così anche per tutte quelle che sono le prerogative per cui mi sono candidato a consigliere. Io non ho mai promesso nulla, le promesse che sono state fatte agli abitanti hanno avuto il consenso degli assessori competenti. Se non si riesce di fare qualcosa per la frazione non ha senso andare avanti. Se non riesco a far tappare due buche non ha senso che rimanga consigliere e delegato di frazione. Abbiamo bisogno di essere supportati e di avere un minino di potere decisionale. Il delegato non dev’essere il vecchietto che guarda il cantiere ma colui che lo dirige”.