23 Novembre 2024 14:57

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23 Novembre 2024 14:57

IMPERIA. ASL SOTTO INCHIESTA. DUE MESI PRIMA DEL CONCORSO:”COME GIA’ CONCORDATO IL POSTO SPETTA A…”/ECCO LA MAIL CHE INCASTRA IL PRIMARIO

In breve: La bufera che si è abbattuta sull'Asl1 imperiese per un concorso truccato all'interno del reparto di gastroenterologia infatti non è ancora finita, anzi.

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“La nuova ed unica caposala sarà la Sign.ra Marina Castino (come per altro già concordato)”.
Sono cinque parole, messe tra parentesi, ma sono quelle che vanno ad aggravare la posizione del primario di gastroenterologia Massimo Conio in merito a dei presunti concorsi truccati.

La bufera che si è abbattuta sull’Asl1 imperiese per un concorso truccato all’interno del reparto di gastroenterologia infatti non è ancora finita, anzi.

L’indagine è nata da due esposti che puntavano proprio il dito contro una gestione clientelare dei posti di lavoro e delle promozioni, basate, secondo le accuse, solo su raccomandazioni. La notizia di questo concorso camuffato si sarebbe divulgata tramite delle conversazioni via mail sfuggite al controllo e gli agenti della Polposte hanno così prelevato computer, cellulari e altro materiale al fine di controllare il quadro accusatorio. Intanto, i quattro indagati, nei prossimi giorni saranno interrogati.

Una delle mail in oggetto riguarda il concorso da caposala per il reparto di Gastroenterologia indetto il 5 settembre 2013. Il posto, dopo il concorso, è stato affidato a Marina Castino con la delibera 951 datata 24 dicembre 2013.

Il problema è che il 18/09/2013 alle ore 14.20 il primario del reparto di gastroenterologia dell’Ospedale Borea, Massimo Conio, inviava una mail per ribadire che una dipendente non aveva il ruolo di caposala in quanto: “[…] la nuova ed unica caposala sarà la Sign.ra Marina Castino (come per altro già concordato)”.

E’ tutto lì. In questa parentesi scritta nella mail che dice “Come già concordato” in merito ad una posizione lavorativa che era impossibile conoscere oltre due mesi prima della fine delle selezioni.

Inoltre il posto da caposala sembra non fosse vacante, ma al contrario fosse stato liberato ad hoc per promuovere una specifica infermiera.

Da altre mail infatti si evince come la precedente caposala abbia portato all’attenzione del dottor Conio alcune rimostranze, ma quest’ultimo, sempre via mail risponde, in data 13 settembre, che il discorso non si può affrontare perchè quella posizione appartiene già alla signora Castino.

Sotto accusa così, con tanto di sequestro di computer e cellulari, sono finiti Mario Cotellessa, direttore generale dell’azienda sanitaria, Massimo Conio, primario del reparto di gastroenterologia dell’Ospedale Borea, Marino Anfosso, dirigente delle professioni infermieristiche e Italo Caviglia direttore delle risorse umane per falso ideologico.

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