E’ stato un intervento in diretta streaming del presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, seguito da quello del ministro dell’Interno Angelino Alfano, ad aprire questa mattina “La Giornata della Legalità”. L’iniziativa, che coinvolge tutte le sedi Confcommercio a livello nazionale, ha visto anche la partecipazione della Confcommercio della provincia di Imperia
Nella sala riunioni del teatro Ariston di Sanremo si è svolta una giornata durante la quale è stata presentata l’indagine svolta dalla confederazione in collaborazione con GfK Eurisko, che analizza come sono cambiati i fenomeni criminali con la crisi e ne dà una lettura aggiornata su scala nazionale. L’evento, il cui slogan è “Legalità, mi piace!”, ha infatti l’obiettivo di analizzare e denunciare l’entità e le conseguenze sull’economia reale dei fenomeni illegali.
“Oggi è la Giornata nazionale che Confcommercio dedica alla legalità. Lo slogan dell’iniziativa non è aggressivo, ma senza giri di parole dice che noi cerchiamo e vogliamo la legalità – ha detto il vicepresidente della Confcommercio provinciale Gianni Ostanel – Siamo i primi a dire che chi non paga le tasse compie la più grande concorrenza alle persone oneste. Non possiamo più vivere con l’abusivismo e con la contraffazione. Legalità è anche permettere alle associazioni di fare il proprio lavoro e dare assistenza. Legalità ci piace, ma la pretendiamo anche”.
Sangalli, nel suo intervento, ha invitato le imprese a “denunciare, perché é un dovere giuridico e morale ed inoltre conviene, perché sottrarsi alla morsa della criminalità significa costruire sviluppo per la propria azienda e la collettività”.
E Gianni Ostanel, parlando ai presenti e riprendendo le parole del presidente nazionale ha auspicato “tolleranza zero da parte delle istituzioni su tutta la filiera della criminalità anche in provincia di Imperia”.
Il progetto “Legalità mi piace” è nato proprio per promuovere la legalità. Per sondare e misurare il fenomeno della illegalità, Confcommercio ha messo on line sul sito della confederazione un questionario da proporre agli associati. I dati raccolti sono stati elaborati e studiati al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica, le istituzioni e il Governo per prevenire e contrastare con maggiore efficacia il fenomeno.
“Il questionario che è stato proposto agli associati tramite il sito web dell’associazione – è stato detto stamane – si proponeva di studiare e capire come sono cambiati in questi ultimi anni i fenomeni criminali che colpiscono i settori del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti. È una raccolta dati importante per approfondire meglio, attraverso il vissuto di chi lavora quotidianamente sul campo, quali sono le minacce maggiori alla legalità e intraprendere le azioni necessarie per sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni”.
I RISULTATI DELL’INCHIESTA