23 Novembre 2024 01:07

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23 Novembre 2024 01:07

IMPERIA. PROTESTA DAVANTI AL CARCERE. SAPPE: “MANCA UN DIRETTORE TITOLARE E LA CARENZA DI PERSONALE E’ GRAVISSIMA”/FOTO E VIDEO

In breve: "La pianta organica prevede 71 agenti, è nuovissima, del 2014, mentre operanti a Imperia siamo in 53. Ad aggravare la nostra situazione già precaria il triplicarsi dei carichi di lavoro dovuta all'unificazione dei Tribunali di Imperia e Sanremo"

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Dopo le continue e reiterate lamentele da parte della Cisl FNS di Imperia, oggi 27c.m. si è tenuto davanti il piazzale della Casa Circondariale un sit-in di protesta, contro l’abbandono da parte delle Istituzioni.

La pianta organica prevede 71 agenti, è nuovissima, del 2014, mentre operanti a Imperia siamo in 53. Ad aggravare la nostra situazione già precaria il triplicarsi dei carichi di lavoro dovuta all’unificazione dei Tribunali di Imperia e Sanremo. Prima entravano 70 carcerati su base annua, oggi ne entrano 220  –  spiegano Lorenzo Michele Sappe e Fabio Pagani Uil – Abbiamo forte carenza di personale personale femminile e di ispettori. Senza contare la notevole carenza di mezzi, che ha portato alcuni agenti a dover ricorrere a propri mezzi per svolgere servizi esterni. Auspichiamo che non sia il preludio a nuovi tagli, con la chiusura del nucleo di traduzione. Al contrario noi chiediamo di istituire un nucleo di traduzione provinciale visto che Imperia è capoluogo di provincia.

“Nel carcere di Imperia basta un solo piantonamento per eventi critici canonici per mandare l’istituto in black out, con personale costretto a prestare servizio per 10-12 ore. Nel carcere di Imperia ci sono stati 36 ricoveri urgenti su una popolazione di 80 detenuti, quasi l’80%, a dimostrazione di un livello di criticità superiore ad altri istituti. A questo dato vanno aggiunti 24 casi di autolesionismo.

Infine, ed è forse la problematica di maggior rilevanza, da due anni il carcere di Imperia è senza un direttore. Oggi protestiamo, eppure il direttore non c’è, è rimasto a Sanremo. Avrebbe dovuto essere presente, almeno riceverci. Chiediamo la risoluzione di tutte le problematiche evidenziate, in caso contrario ci riserviamo ogni altra forme di protesta consentita dalla legge, compreso il presidio permanente“.

Lorenzo Michele Sappe e Fabio Pagani Uil

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