Dopo le continue e reiterate lamentele da parte della Cisl FNS di Imperia, oggi 27c.m. si è tenuto davanti il piazzale della Casa Circondariale un sit-in di protesta, contro l’abbandono da parte delle Istituzioni.
“La pianta organica prevede 71 agenti, è nuovissima, del 2014, mentre operanti a Imperia siamo in 53. Ad aggravare la nostra situazione già precaria il triplicarsi dei carichi di lavoro dovuta all’unificazione dei Tribunali di Imperia e Sanremo. Prima entravano 70 carcerati su base annua, oggi ne entrano 220 – spiegano Lorenzo Michele Sappe e Fabio Pagani Uil – Abbiamo forte carenza di personale personale femminile e di ispettori. Senza contare la notevole carenza di mezzi, che ha portato alcuni agenti a dover ricorrere a propri mezzi per svolgere servizi esterni. Auspichiamo che non sia il preludio a nuovi tagli, con la chiusura del nucleo di traduzione. Al contrario noi chiediamo di istituire un nucleo di traduzione provinciale visto che Imperia è capoluogo di provincia.
“Nel carcere di Imperia basta un solo piantonamento per eventi critici canonici per mandare l’istituto in black out, con personale costretto a prestare servizio per 10-12 ore. Nel carcere di Imperia ci sono stati 36 ricoveri urgenti su una popolazione di 80 detenuti, quasi l’80%, a dimostrazione di un livello di criticità superiore ad altri istituti. A questo dato vanno aggiunti 24 casi di autolesionismo.
Lorenzo Michele Sappe e Fabio Pagani Uil
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