29 Dicembre 2024 08:36

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L’EDITORIALE. NEL POMERIGGIO COFFERATI A IMPERIA, FEUDO DI CAPACCI: IL “CIVICO” CHE NON PIACE ALLA VECCHIA GUARDIA DEL PD

In breve: Il candidato alle primarie del centrosinistra per la scelta del futuro presidente della la Regione Liguria terrà un incontro questo pomeriggio alle 17.30 al Polivalente a Imperia.

cofferati capacci

Imperia – La candidatura dell’Europarlamentare del PD Sergio Cofferati ha fatto storcere il naso a non pochi in città. Il candidato alle primarie del centrosinistra per la scelta del futuro presidente della Regione Liguria, che terrà un incontro questo pomeriggio alle 17.30 al Polivalente a Imperia, ha di fatto messo il bastone tra le ruote del movimento civico di ispirazione “centrista” fondato dal sindaco di Imperia Carlo Capacci denominato “Liguria Cambia”. Una presenza ingombrante con un passato da sindaco di Bologna, segretario nazionale della CGIL e da Europarlamentare che sta facendo tremare anche l’erede naturale del presidente della Regione Claudio Burlando, la renziana di ferro Raffaella Paita, attualmente assessore regionale alle infrastrutture.

Cofferati che ha fatto una comparsata durante la scorsa campagna elettorale per le Europee, prima presso la sede della Riviera Trasporti e dopo davanti all’Agnesi, è espressione della compagine di minoranza interna al PD che vede esponenti come Bersani, D’alema, Cuperlo, Fassina e Civati. In provincia sono molti i “big” che avrebbero già aderito al “comitato” in suo favore anche se molti preferiscono non esporsi direttamente. Tra gli esponenti del PD che sosterrebbero la candidatura di Cofferati ci sono: l’assessore regionale Giovanni Barbagallo, il segretario provinciale del PD Pietro Mannoni, il segretario cittadino Andreina Puccioni, gli assessori comunali: Chiarini, Risso e De Bonis.

Sui progetti simili a quello di Capacci, ovvero quello di presentare una lista civica di composizione politicamente eterogenea, Cofferati ha già posto il suo primo diktat: “No a forze organizzate di centrodestra anche “mascherate” in liste civiche”. Tale posizione potrebbe di fatto precludere la discesa in campo dei “capacciani”, che di sinistra sembrano avere soltanto la mano, in caso di vittoria del “cinese” alle primarie del prossimo 11 gennaio.

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