23 Dicembre 2024 20:44

23 Dicembre 2024 20:44

IL PM DELLA DDA DI REGGIO CALABRIA CHE INDAGA SU SCAJOLA E MATACENA MINACCIATO DI MORTE. “SE NON LA SMETTI TI AMMAZZIAMO”/I DETTAGLI

In breve: La minaccia in una telefonata giunta al centralino della Guardia di Finanza. "Dite a Beppe Lombardo che se non la smette lo ammazziamo". Nel corso della telefonata anche un riferimento a 200 kg di tritolo pronti per un attentato

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Giuseppe Lombardo, il PM della DDA di Reggio Calabria che conduce anche l’inchiesta che ha portato all’arresto di Claudio Scajola con l’accusa di aver favorito la latitanza dell’ex parlamentare del Pdl Amedeo Matacena, è stato minacciato di morte. A divulgare la notizia i quotidiani La Repubblica e Il Quotidiano del Sud.
La telefonata sarebbe giunta al centralino della Guardia di Finanza. “Dite a Beppe Lombardo che se non la smette lo ammazziamo”. Questa la minaccia nei confronti del PM Lombardo. Nella telefonata anche un riferimento a 200 kg di tritolo pronti per un attentato e ad alcuni punti di Reggio Calabria dove potrebbe consumarsi l’attacco della criminalità organizzata. La Procura Catanzaro ha aperto un fascicolo contro ignoti per cercare di risalire all’autore della telefonata e al contesto in cui è maturata.

Non è la prima volta che il PM Giuseppe Lombardo riceve minacce di morte. Nel marzo 2013 fu intercettata una busta indirizzata a Lombardo contenente 50 grammi di polvere pirica ed un biglietto di minacce con scritto “se non la smetti ci sono pronti altri 200 chili. In passato, nel corso di una intercettazione, un presunto esponente della cosca Labate affermava “a quello prima gli spariamo e meglio è”. Il 4 ottobre 2011, era stato rinvenuto un ordigno rudimentale poggiato su una foto del magistrato. Tra le minacce ricevute da Lombardo anche una busta con dentro un proiettile di mitra kalashnikov intercettata presso il centro di smistamento delle poste di Lamezia Terme.

Immediati gli attestati di solidarietà al PM della DDA di Reggio Calabria. In una nota, il presidente di “Ammazzateci tutti”, Aldo Pecora, scrive: “200 kg di tritolo? Più di 200 mila calabresi pronti a fargli da scudo umano, perché Peppe Lombardo rappresenta uno dei pochi, ultimi, avamposti di democrazia di Reggio e della Calabria intera“.

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