IMPERIA. Ormai la notizia ha tutti i crismi dell’ufficialità. Il movimento civico del Sindaco di Imperia Carlo Capacci, Liguria Cambia, è parte integrante della coalizione di centrosinistra che correrà per la presidenza della Regione Liguria, tanto da aver anche partecipato alla redazione di un documento contenente le linee guida per le Primarie ancora prima che venissero scelti i candidati. Indipendentemente dal candidato (che verrà scelto con le Primarie del prossimo 11 gennaio) Liguria Cambia sarà presente tra le fila del centrosinistra con una propria lista. Ad annunciarlo, in un’intervista a ImperiaPost, Sergio Cofferati, candidato alle Primarie del Partito Democratico, in visita a Imperia al Centro Polivalente di piazza Duomo. In caso di vittoria del centrosinistra alle prossime elezioni, dunque, è possibile che Liguria Cambia possa già esprimere un proprio esponente nell’amministrazione regionale.
Alla domanda del cronista su una possibile alleanza con Liguria Cambia del Sindaco Carlo Capacci, Sergio Cofferati ha risposto: “Il Sindaco di Imperia e il suo movimento, la sua lista civica, hanno partecipato alla discussione nella quale è stato scritto un documento che poi è servito a definire il campo sul quale poi si sarebbero svolte le funzioni tipiche delle elezioni primarie, in anticipo rispetto alle elezioni. Dunque, è parte di quell’intesa. Il problema non è la lista civica, il problema sono i trasformismi che troppe volte si sono visti in Liguria, per i quali un uomo o una donna di destra fintamente cambiava collocazione per poi oggettivamente continuare a rimanere dov’era. Ecco, per me quel trasformismo non è accettabile”.
La conferma arriva anche dallo stesso Carlo Capacci: “Liguria Cambia è una mia idea, che sto coltivando da un anno e che si è concretizzata con un accordo politico con il segretario regionale del Pd Lunardon. Questo significa che siamo nella coalizione a prescindere da chi sarà eletto. Vogliamo portare un contributo civico, dal mondo del lavoro, produttivo, all’interno della coalizione. La sola politica in questo momento ha limiti derivanti dalla mancanza di un confronto quotidiano con chi opera sul territorio, con l’economia reale, con persone che ogni giorno sono frenate da una burocrazia sempre più complessa. Limiti che non ha da un movimento civico, composto da persone che hanno il lavoro come prima fonte di reddito. Chi appoggeremo? Noi non cerchiamo poltrone, vogliamo solo portare il nostro contributo, indipendentemente da chi sarà il candidato“.