IMPERIA – “Essere tacciati di populismo su un tema di vitale importanza come quello della tassazione sulla casa, che peraltro i cittadini vivono sulla propria pelle quotidianamente, lo trovo del tutto fuori luogo e ingiustificabile. Eppure i media, specie quelli nazionali, quelli cosiddetti “colti”, sembrano non aver capito la portata del problema (in buona fede? Certo a pensar male si fa peccato ma spesso s’indovina come diceva che di politica di ne intendeva più di me…)”.
A scrivere è il coordinatore cittadino di Forza Italia Antonello Ranise che prosegue: “Nei fatti, la casa è un bene “primario”, in cui gli italiani, e nello specifico la nostra gente, seria, parsimoniosa, per bene, ha sempre creduto e conseguentemente investito. Attenzione, ci riferisce a piccoli risparmiatori, non ai cosiddetti “ricchi”, che hanno risparmiato faticosamente giorno dopo giorno, investendo i propri risparmi, già abbondantemente tassati, in un bene che sul piano sociale e nella percezione collettiva rappresenta una certezza, una sicurezza, una stabilità per le proprie famiglie e le generazioni future. Non a caso, con buona pace della sinistra “snob”, sempre più lontana dal paese reale, il vero ammortizzatore sociale, la vera ancora di salvezza della nostra società è rappresentata sempre di più dalla famiglia e dal volontariato. Allora è tutt’altro che demagogico, ma sacrosanto, difendere in tutti i modi un valore che ha sempre costituito il bene rifugio per eccellenza. Vediamo i fatti, che possono chiarire inequivocabilmente il mio pensiero.
I governi Letta, Monti e Renzi, pervicacemente, hanno continuato in questi anni a tartassare il ceto medio e produttivo, e a penalizzare i pensionati e le fasce meno protette. Con l’attuale governo Renzi, al netto dei proclami, la tassazione sugli immobili si è praticamente triplicata (dati reali), si è di fatto posta una patrimoniale “mascherata”, che ha finanziato la famosa presa in giro degli 80 euro in busta paga. Ma la gente non si fa prendere per il naso. A ciò si aggiunga che la suddetta ipertassazione non ha fatto altro che causare una drastica caduta del valore della casa, e un’ulteriore depressione dell’economia derivante dall’indotto che ruota intorno al mercato immobiliare: meno ristrutturazioni, meno posti di lavoro, meno occupazione e produzione di ricchezza. Le imposte sulla casa sono di fatto una delle prime cause della mancanza di sviluppo nel nostro paese, come si può distribuire ricchezza se ci crea povertà e sfiducia? E, sia detto per inciso, né gli enti locali né tantomeno l’amministrazione comunale hanno migliorato la situazione, tassando tutto il tassabile, a fronte di servizi scadenti (con buona pace dell’assessore Abbo e del suo aplomb), a discapito, ovviamente, dei meno abbienti.
Sarà un caso, ma di tutto questo sui giornali non si parla, si chiacchiera piuttosto di presunti dissapori tra Fitto e Berlusconi, che francamente non interessano a nessuno. Evidentemente il governo Renzi, che gode di un credito mai visto, è sempre più il governo dei poteri forti e delle cattedrali del potere finanziario, di cui il PD ormai rappresenta l’emanazione politica”.