IMPERIA – È praticamente passata l’allerta meteo e in città, già dalla giornata di ieri, si sono registrate le prime polemiche che stanno investendo l’amministrazione Capacci. Sono due i fattori contestati: il tardivo annuncio di chiusura delle scuole (l’ordinanza è stata diramata soltanto alle 17.12 anche se ImperiaPost aveva dato la notizia alle 14.41) e la mancata pioggia di stamane.
Molte le famiglie si sono trovate in difficoltà per ricollocare i propri figli da parenti o amici e ora ci si interroga se l’allerta 2 sia stata giustificata. Di buon ora, noi di ImperiaPost, siamo andati in Comune dove, il C.O.C. (Centro Operativo Comunale) è già stato “sciolto” per chiedere spiegazioni.
“Tutti i modelli davano per la mattinata di oggi nessuna problematica di rilievo – ha commentato l’assessore alla Protezione Civile e all’osservatorio meteorologico Nicola Podestà – il problema era nella notte. La possibilità di avere i temporali, che in effetti si sono verificati, era molto alta. Fortunatamente ci hanno schivati ma sulla costa azzurra ci sono stati dei problemi”.
Secondo lei è giustificata l’allerta 2 e la conseguente chiusura delle scuole?
“C’è stata una lieve differenza tra quello che era previsto e quello che è stato, parlo di un centinaio di km. L’allerta durante la notte aveva ragione di essere. Per quanto riguarda questa mattina tutti i modelli davano il fenomeno in attenuazione.È la protezione civile regionale che da l’allerta, se poi fosse capitato qualcosa ci sarebbe andato di mezzo il sindaco e ciò non mi pare giusto”.
Come mai si è deciso di chiudere le scuole se i modelli davano il fenomeno in attenuazione già da stanotte?
“L’ordinanza è stata emessa in forma ridotta. Si è deciso in tal senso perché ci potrebbe essere un disagio nella viabilità a causa di possibili frane”.
Non crede che ci sia un po’ di allarmismo che poi sfoci in polemiche da parte di alcuni meteorologi?
“Le polemiche con la Regione sono ingiustificate e pretestuose da parte di dilettanti che non hanno nessun titolo. Solo perché hanno un termometro si sentono degli scienziati. A 24 ore l’attendibilità è del 95 %. I temporali purtroppo sfuggono alle previsioni. I modelli della Regione sono attendibili, mi sembra giusto che ci sia un Ente titolato a emettere l’allerta e che i Comuni la prendano in seria considerazione”.
Secondo lei chi deve assumersi la responsabilità di certe scelte e gli allerta sono sempre giustificati?
“Ora se il rio non è pulito e esonda è chiaro che la colpa è dell’uomo ma certi fenomeni sono imprevedibili. Rispetto al passato siamo più vulnerabili anche a causa della trasformazione del territorio. Durante la scorsa perturbazione ho fatto un giro in via Fanny Roncati Carli e da ogni villa arrivava un fiume d’acqua. L’allerta che non era motivato, a mio avviso, è stato quello di due volte fa. D’altra parte bisogna attenersi a quali sono le regole. In una situazione temporalesca del genere qualcosa può sfuggire, si danno delle responsabilità e si cerca sempre un capro espiatorio quando in verità non ci sono colpevoli”.